Da dirigente addetto agli arbitri a team manager, Andrea Romeo racconta le sue sensazioni per questa nuova carica in casa Inter ai microfoni di Inter Channel: “Sono tante le emozioni perché sono in uno dei più grandi club del mondo e per me cominciare l’avventura oggi è importantissimo: spero di fare bene. La figura dell’addetto all’arbitro esiste in tutte le squadre, ma l’Inter è il primo club che ha chiamato un ex arbitro: per me è stato un onore e un piacere trovare i ragazzi che arbitravo. Con quasi tutti ho un bel rapporto e spero di costruirne uno ancora più importante. In panchina ci vuole affiatamento, empatia. Siamo una delle squadre più corrette in queste giornate, ma bisognerebbe chiedere ai giocatori se sono contenti di avermi con loro: comunque oggi ho ricevuto tanti attesati di stima. Sicuramente la disciplina e la conoscenza delle regole sono importanti nel calcio. Se me lo lo sarei aspettato? No, dopo 28 anni di AIA e dopo 100 partite in Serie A e diverse esperienze all’estero come quarto ufficiale e arbitro in Champions non avrei mai pensato di approdare in un club importante come l’Inter: per me questo è un onore e spero di dare il mio contributo dal punto di vista regolamentare. Quale è il giocatore che fa più domande? Tutti i giocatori fanno domande, soprattutto i ragazzi giovani, ma anche i più esperti si confrontano per sapere le decisioni prese la domenica dal direttore di gara di turno e per conoscere le peculiarità dell’avversario. Ad esempio in Europa League per gestirsi bene con gli arbitri stranieri". 

Sezione: Focus / Data: Mar 18 novembre 2014 alle 19:46 / Fonte: Inter Channel
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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