C’è tanta filosofia nelle parole di Claudio Ranieri durante l’incontro con i giornalisti in sala stampa a San Siro. Ecco le sue risposte:

“Molto del calo nella ripresa è dipeso dal fatto che ho cambiato Zarate con Castaignos. Sapevo di perdere qualcosa, ma pensavo di dare più compattezza dietro. Faticavamo troppo contro i loro esterni. L’olandese in allenamento è il più in forma, però ha sentito troppo la gara. Mi assumo io le responsabilità. Nel primo tempo abbiamo giocato bene e non meritavamo lo svantaggio, nella ripresa siamo stati troppo piatti. Non stiamo nel nostro momento migliore, stiamo crescendo. Abbiamo tenuto il campo contro avversari che corrono, Chievo, Atalanta e Juventus. Nella ripresa non li abbiamo più impensieriti ma ci siamo difesi bene. Ora restano 84 punti a disposizione, io non mollo. Facciamo partita dopo partita, a Natale faremo altri conti. La squadra sta salendo, sono amareggiato per il risultato. Avrei voluto vincere, ma è stato un confronto contro una squadra che va a mille e fino in fondo, con grande spirito di sacrificio, abbiamo tenuto il campo”.

“Stiamo cercando la compattezza in difesa. Con i campioni copriamo bene certi settori, altri no. Per questo ho tolto Zarate, gli ho detto che l’avrei fatto per aiutare la squadra pur se stava giocando bene. Sneijder? L’ho tolto per i crampi, non potevo rischiarlo oltre ogni limite. In pratica finora non si è allenato: gioca e fa rifinitura. L’ho anche tenuto in campo fin troppo prima di sostituirlo, ho rischiato”.

“Oggi c’è ancora lo specchio dell’Inter che vinceva tutto, che pur sotto di un gol recuperava, anche negli ultimi 5 minuti. Significa che stava bene fisicamente, che aveva il vento in poppa eccetera. Ora è un momento di passione, ma nei giocatori vedo la voglia di far girare la fortuna dalla loro parte. Abbiamo incontrato una grande squadra che lotterà per lo scudetto e abbiamo fatto bene. Quando non sei in piena forma è logico commettere degli errori. Negli ultimi 10 minuti la stanchezza era tanta. Bisogna continuare a lavorare come fatto finora, cercheremo di cambiare il vento”.

Il mister risponde poi con una citazione alla nostra domanda: dopo una sconfitta così pesante, come si fa a ricaricare la squadra in vista della Champions di mercoledì? “Serve un colpo di spugna, lì si vede la forza dello sportivo. Nello sport ci sta di perdere, sono soddisfatto per la prova dei ragazzi. La vittoria e la sconfitta, come diceva Kipling, sono due impostori. È ovvio che facendo il confronto con l’Inter vincente si storce il naso. Adesso abbiamo questo a disposizione e dobbiamo farlo valere”.

“In questo momento non sto tentando nulla di particolare, cerco di mettere in campo la migliore squadra possibile, in cui i calciatori si aiutino a vicenda. Non ho particolari intenti, i miei moduli li conoscete, però a volte devo fare delle scelte. Ci sono giocatori che sono sempre in campo, per altri devo bilanciarne la presenza. Abbiamo perso contro la squadra più in forma del campionato in quel modo, possiamo essere comunque soddisfatti. Abbiamo commesso due errori nei gol subiti, però si pensi che dopo la traversa, nel nostro momento migliore, subiamo una rete. Ora dobbiamo pulire il cervello e liberarlo dalle contaminazioni in vista di mercoledì. Dovrò scegliere i giocatori che potranno fornire il rendimento migliore contro il Lille”.

Sezione: FOCUS / Data: Sab 29 ottobre 2011 alle 23:42 / Fonte: dall'inviato a San Siro Fabio Costantino
Autore: Fabio Costantino
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