Lunga intervista al Mundo Deportivo per Ivan Rakitic, centrocampista del Barcellona, che inevitabilmente finisce per parlare anche dei suoi progetti sportivi: "A dire il vero, il mio nome viene accostato ad altre squadre non solo in questa pausa ma da due anni (ride ndr). Come ho sempre detto, il Barça è il posto perfetto per giocare. Quello che voglio è divertirmi e aiutare la squadra. Ho avuto una prima parte di stagione molto strana, molto scomoda e sorprendente per me, ma da lì devo imparare diverse cose e migliorare. A volte accadono cose che non capisci, ma non dovresti capire ma accettarle. Spero di poter concludere questo anno di contratto. Se non sarà così, ci siederemo ma ora la cosa più importante è finire la stagione nel miglior modo possibile. Quindi analizzerà tutto, ma la mia idea è quella di concludere quel contratto".

Tra le varie ipotesi ventilate per Rakitic c'è anche un futuro in Italia o in Inghilterra: "Capisco la situazione, ma non sono un sacco di patate con cui fare quello che ti pare. Puoi sempre parlare con me, ma la cosa più importante: voglio essere in un posto dove sono amato, rispettato, dove hanno bisogno di me, e dove sia io che la mia famiglia stiamo bene. Se è qui, ne sarei felice, in caso contrario sarò io a decidere, non decideranno altri“.

In casa di addio ai blaugrana, si è parlato insistentemente di Siviglia, suo ex club: "Ho un affetto speciale per Siviglia, per la città, ho la mia famiglia lì - spiega il croato -. Ho sempre detto che sarebbe stato un grande sogno indossare di nuovo quella maglia, lo sanno tutti, ma non è una mia decisione, se la voglio o no, ci sono diverse cose dietro. Monchi e tutti a Siviglia hanno il mio numero di telefono, non mi hanno ancora chiamato e recentemente è stato il mio compleanno e Monchi non mi ha chiamato (ride). Quello che provo per Siviglia è risaputo".

Sezione: Focus / Data: Lun 13 aprile 2020 alle 09:30
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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