Altre parole di André Onana arrivano dall'intervista esclusiva rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

L’ultima volta in nerazzurro è stata a Istanbul: dopo più di un mese cosa resta di quella notte?
«Orgoglio e tristezza. Non sa quanto mi sarebbe piaciuto portare la coppa a Milano, festeggiarla con la nostra gente. Siamo stati vicini a sfiorarla, ce la saremmo meritata: abbiamo giocato contro il City a testa alta, sono mancati solo dettagli, ma questo è il calcio... Personalmente spero di vincere la Champions con lo United, ma spero che anche l’Inter rigiochi una finale e la vinca. Lo meritano tutti i tifosi, sia quelli venuti a Istanbul che ci hanno fatto giocare come se fossimo in casa, sia quelli che hanno spinto e continueranno a spingere da fuori».

Quale momento le rimane della scorsa stagione?
«Tante immagini: l’esordio, le prime parate in Champions. Forse la settimana più entusiasmante è stata quella delle semifinali di Champions, per ciò che rappresentava per la città e i tifosi: lì ho sentito davvero tremare lo stadio. È stato bello anche festeggiare la Coppa Italia coi compagni cantando e ballando».

A quali compagni è rimasto più legato?
«Ho un ottimo rapporto con tutti, posso nominare veri amici come Calhanoglu, Cordaz, Romelu e Dumfries. Ma voglio citarne un altro, Samir Handanovic: il suo compito non è stato facile, e invece con me è sempre stato corretto. I suoi consigli e insegnamenti mi hanno reso migliore e li terrò con me, mi aiuteranno in questa nuova avventura a Manchester».

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Sezione: Focus / Data: Mer 19 luglio 2023 alle 11:50 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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