L’Inter si avvicina all'aprile di fuoco, con nove partite in programma e tre obiettivi da non fallire, sulle gambe. I motivi, visibili a occhio nudo anche solo guardando le partite, li approfondisce la Gazzetta dello Sport snocciolando numeri emblematici: Simone Inzaghi - si evidenzia - ha portato 12 giocatori sopra quota 2mila minuti disputati in stagione, sommando le presenze tra campionato e coppe. Un dato che non registra nessuna big di Serie A: la Roma, per esempio, ha 10 calciatori sopra quella quota, Napoli Juventus e Lazio 9, il Milan 8. E il dettaglio delle partite disputate è simile per tutti: l’Inter è scesa in campo 38 volte, Juventus Lazio e Roma 39, il Milan 37, il Napoli 36. "Le rotazioni scarse sono sotto la lente d’ingrandimento, a maggior ragione per una rosa che la società reputa tuttora la migliore della Serie A, per qualità e per profondità. Come è possibile che, a fronte di un organico così ampio, assai più ampio di quel che sono Roma e Lazio tanto per intendersi, l’Inter sprema sempre gli stessi giocatori, lasciandone indietro altri?", si legge sulla rosea. fa Sotto accusa, aggiungono i colleghi, c’è anche la preparazione atletica: la squadra non riesce a essere brillante fisicamente, oltre che mentalmente, quando ci sono partite ravvicinate come si evince dal ruolino di marcia tra febbraio e marzo nell'ultimo anno: nella scorsa stagione, l’Inter vinse solo una partita su sette rallentando nel duello scudetto col Milan, nel 2023 siamo a quattro passi falsi su nove. 

Il più impiegato dal tecnico nerazzurro è stato Lautaro, l’unico oltre i 3mila minuti giocati, tanto che dopo il periodo di massima forma dopo i Mondiali ha cominciato a rendere decisamente di meno fino a incepparsi completamente in zona gol. Oltre al Toro, comunque giocatore imprescindibile, è il caso di Mkhitaryan, preso in estate per fare il co-titolare che è finito in panchina contro la Juventus dopo 19 partite consecutive da titolare. Numeri che impongono maggior turnover, anche per evitare spiacevoli infortuni da usura o squalifiche. "Tre esempi di chi vedrà molto di più il campo da qui in avanti? In difesa De Vrij, a centrocampo Asllani, in avanti inevitabilmente Lukaku, che per la verità ha il problema opposto, quello di dover giocare sempre per prendere il ritmo", la chiosa del pezzo. 

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Sezione: Focus / Data: Lun 27 marzo 2023 alle 08:25
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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