La svolta dopo il ko dello Juventus Stadium in campionato: da lì in avanti, l'Inter ha cambiato marcia. E la Gazzetta dello Sport ha preso in esame 7 partite per descrivere il cambiamento. Il primo comun denominatore è Ivan Perisic, titolare in 5 di esse: "E le uniche due volte in cui è subentrato dalla panchina - contro la Fiorentina e la Juventus in campionato - sono spuntate le sconfitte - si legge -. Coincidenze? E occhio a un’altra, questa più figlia degli acciacchi che altro: in queste sette partite, Stevan Jovetic è stato visto solamente per 3’ più recupero nella gara contro la Samp. Trattasi di sparizione". Il fedelissimo resta Gary Medel, ma anche Miranda, Murillo, Nagatomo, D'Ambrosio, Brozovic e Kondogbia fanno ormai parte della schiera dei titolarissimi. E poi l'attacco: "Con Perisic in campo l’Inter è cambiata, con Ljajic è migliorata, Icardi è tornato al gol ed Eder non ha ritrovato la rete ma il campo lo ha saltato solamente una volta (panchina col Palermo) - sottolinea la rosea -. I moduli? Tre: 4-3-3, 4-4-2 e 4-2-3-1. Il cambiamento vero di Mancini - e molti si sono chiesti perché non l’abbia fatto prima - è stato bloccare i giocatori più che il sistema. Una sorta di cerchio della fiducia dal quale sono usciti in diversi, da Jovetic a Melo fino a Telles e Santon".

Sezione: Focus / Data: Mar 22 marzo 2016 alle 08:30 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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