L'intenzione ferrea è quella di chiudere la stagione, sia in campionato che nelle coppe. E, in questo senso, Italia e Uefa sono concordi. Ma la realtà, in queste settimane, ha spesso ribaltato programmi e idee, per cui tutto resta inesorabilmente legato all'evoluzione del virus. In ogni caso - come sottolinea la Gazzetta dello Sport - un piano programmatico è necessario e martedì proprio la Uefa dovrà dare il via libera a uno solo di questi scenari. Ed è ormai chiaro che la condizione necessaria è il rinvio di Euro 2020.

Si ricomincerà quando si potrà, ovviamente a porte chiuse. La data individuata è quella del 2 maggio, con traguardo il 28 giugno. "Una maratona quasi in apnea. Fra weekend e turni infrasettimanali si arriverebbe a quota 17 caselle. Dodici - 9 domeniche e 3 turni infrasettimanali - servirebbero per il campionato, 5 potrebbero essere lasciate all’Europa League e alla Champions. Che potrebbero cominciare a muoversi a fine aprile, magari con sfide secche in campo neutro per risparmiare un turno", spiega la Gazzetta. E la chiusura della Coppa Italia? Spostata all'inizio della stagione prossima. In caso estremo, ricorso a playoff e playout. Ma qui non tutti i club sono d'accordo. L'idea della Roma sarebbe quella di un playoff scudetto a 12 o a 6 squadre, ma ad esempio l'Atalanta non è d'accordo; il Bologna ha ipotizzato tre fronti: playoff scudetto/Champions, Europa League e salvezza; Lazio, Inter e Parma vogliono salvare la stagione regolare. 

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Sezione: Focus / Data: Dom 15 marzo 2020 alle 08:40 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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