"Assist di Dzeko, che avrebbe dovuto far rimpiangere Lukaku, gol di Dumfries, che avrebbe dovuto far rimpiangere Hakimi, l’Inter batte 1-0 il Torino e il popolo nerazzurro canta «la capolista se ne va». Dopo i 12 gol nelle ultime 3 partite, vittoria di corto muso, che non significa passo indietro. Anzi. Racconta la forza della squadra di Inzaghi meglio di certe goleade". Questo il commento della Gazzetta dello Sport dopo l'ennesimo successo dei campioni d'Italia che chiudono il girone di andata in testa a +4 sul Milan e a +7 sul Napoli. "Un ottimo Torino, subito aggressivo, ha impedito il solito palleggio elegante - sottolinea la rosea -. L’Inter ha trovato il modo per venirne fuori comunque e, dopo il vantaggio, ha tirato giù la saracinesca, senza rischiare nulla. Una vittoria chirurgica, di una squadra che sa vincere dando spettacolo, ma anche soffrendo".

E i numeri di metà torneo spiegano bene a che ritmo stia volando: 46 punti, uno in più dell’Inter del Triplete; solo Mancini (2006-07, 2007-08) ha fatto meglio. Ha segnato 49 gol, come solo l’Atalanta 2019-20 negli ultimi 60 anni. Per la prima volta nella sua storia, l’Inter ha vinto 6 partite di fila senza subire gol: 17-0 il parziale. Handanovic imbattuto da 551’. Inzaghi, che avrebbe dovuto far rimpiangere Conte, ha 5 punti in più. "Il popolo nerazzurro canta «la capolista se ne va» e, nell’atmosfera già natalizia, sogna una stella che passerà a maggio. La seconda".

Sezione: Focus / Data: Gio 23 dicembre 2021 alle 08:29
Autore: Alessandro Cavasinni
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