Dalla permanenza in casa fino all’Inter. Ospite sulle frequenze di Radio Nerazzurra, Fabio Galante inizia la sua chiacchierata partendo della sua quarantena ai tempi del Coronavirus: "Sta cambiando la vita come tutti gli italiani, dobbiamo stare in casa. È l’unico vaccino per superare questo momento. Cerco di svegliarmi il più tardi possibile, faccio colazione, allenamento, sto con la mia compagna e passiamo il tempo ma non è facile. Un conto è stare a casa due giorni, un altro è per un paio di settimane. È difficile per tutti, ma tutti si uniti si riuscirà a superar questo momento".

Sulla ripresa del campionato e la possibile trattenuta di parte degli stipendi dei giocatori, l’ex difensore nerazzurro si esprime ricordando anche l’iniziale gestione del problema nel mondo del calcio: “Si parlava di Coronavirus e di porte aperte o chiuse, la gestione non è stata perfetta. Poi si è chiuso tutto, non solo il calcio e ora parlare di quando di potrà ricominciare penso sia impossibile. Difficile dire delle date ora, pensare che le squadre possano tornare ad allenarsi tutte insieme non è facile. Credo che quando si ritornerà lo si farà tutti con le stesse date e poi se si giocherà in campionato bisognerà avere la stessa decisione anche sulle porte chiuse o aperte: quello che si sceglie deve valere per tutti, per non dare vantaggi o svantaggi. Per gli stipendi è un tema delicato. Ho tanti amici che in prima persona hanno fatto delle donazioni come i campioni del mondo del 2006 e tanti altri, ma quella è una soluzione che deve affrontare l’Aic: ricordiamo che il mondo del calcio sembra sempre un mondo dorato, ma non è sempre così. Giocare in LegaPro non è uguale a giocare in un top club di Serie A, gli stipendi sono diversi. Si può fare qualcosa, ma devono decidere l’Aic e le società".

Il discorso si focalizza poi sull’Inter di Antonio Conte: "Migliorare non è facile. Quest’anno come squadra l’Inter è forte in tutti i reparti. Le caratteristiche di Eriksen non le ha nessuno, è stato un acquisto importantissimo, difficile da fare a gennaio. E in attacco due come Lukaku e Lautaro, anche a livello europeo e mondiale, non ce li ha quasi nessuno. Non so dove andrei a migliorare". 

Sezione: Focus / Data: Ven 27 marzo 2020 alle 14:46
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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