Cos'è successo all'Inter negli ultimi tre mesi? Intervistato da Tuttosport, Roberto Gagliardini prova a dare una spiegazione: "Siamo entrati in un periodo negativo in cui non siamo più riusciti a esprimere le nostre qualità. Sinceramente non sappiamo cosa ci sia accaduto, altrimenti avremmo trovato una soluzione. Per fortuna ne stiamo uscendo come dimostra la gara col Napoli in cui siamo stati squadra e più compatti in campo. Dopo quanto accaduto nell’ultima stagione ci sentiamo a un bivio: quest’anno è fondamentale perché non possiamo permetterci di sbagliare ancora. Non deve succedere più quello che è accaduto un campionato fa", assicura l'ex atalantino. 

Non è che siete crollati una volta capito che non avreste vinto lo scudetto? 
"No, perché sin da inizio stagione tutti in società hanno detto che l’obiettivo sarebbe stata la Champions". 

Con le grandi non sbagliate un colpo. 
"Questo conferma come questa squadra abbia le potenzialità e le qualità per stare nei primi quattro posti. Da migliorare c’è però l’atteggiamento che deve essere uguale con le grandi e contro le medio-piccole". 

Lei è appassionato di basket: chi le ricorda questa Inter? 
"Direi Cleveland: l’anno scorso sono arrivati in finale, due anni fa hanno vinto ma ora non stanno facendo bene. Loro, a differenza nostra, negli anni passati hanno già ottenuto grandi risultati però mi rivedo in Cleveland per il potenziale che possiede questa squadra. E a noi manca solo il passo, la costanza, per mostrare questo potenziale nell’arco di tutta la stagione". 

Senza mancare di rispetto a Icardi, sogna un giorno di essere capitano dell’Inter? 
"Sicuramente... Sarebbe un onore grandissimo e un sogno che si avvera. Ovviamente non è un obiettivo che mi pongo nel breve: oggi è una suggestione perché c’è Mauro che il capitano lo sta facendo egregiamente ed è un giocatore fondamentale per noi". 

Cos’ha portato Spalletti che prima non c’era? 
"Il suo grande carisma, un’idea di gioco molto verticale, un’attitudine al fraseggio che noi non siamo ancora riusciti a mostrare con costanza in tutte le sue partite. In più ha portato la sua esperienza con cui sta aiutando molti di noi". 

Qual è il suo modello? 
"Direi Zanetti per ciò che ha espresso in campo anche a livello di leadership. A me piacciono soprattutto i giocatori per quanto rappresentano e lui per l’Inter è stato il top". 

Il suo sogno da calciatore? 
"Da quando sono arrivato all’Inter ho capito che qui c’era tutto per portare l’Inter là dove merita in Italia e in Europa e mi auguro di far parte del gruppo che farà tornare questa società a vincere lo scudetto e a fare bene in Champions".

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Sezione: Focus / Data: Ven 16 marzo 2018 alle 08:30 / Fonte: Tuttosport
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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