"Su San Siro si gioca una partita a tre: in campo Comune, Inter e Milan. Da mesi discutono di un restyling dello stadio, ma la verità è che la coabitazione tra i due club (nei contratti prevista per i prossimi 30 anni), per quanto funzioni, comporta comunque un adattamento reciproco". Il Corriere della Sera, in poche parole, spiega come quella attuale non sia la soluzione ideale. Le vedute sono diverse: "L’Inter ha sempre posto San Siro come irrinunciabile, e anche se naturalmente preferirebbe avere lo stadio tutto per sé e ribattezzarlo con il brand Suning, ha dato l’ok al Milan per condividere l’impianto - si legge -. Il Milan, d’altra parte, si è aperto alla possibilità di costruire un impianto ex novo e ha chiesto al Comune di valutare assieme delle possibili aree. Il progetto per ristrutturare San Siro (costo attorno ai 250 milioni) è pronto da tempo. Nonostante l’Inter sia di gran lunga il club con la media spettatori più alta in Serie A (quest’anno siamo già a quota 58 mila), l’idea del club nerazzurro, condivisa dal Milan, è di abbassare la capienza di San Siro e portarla dagli 80 mila posti attuali a circa 60 mila. Il restyling toccherebbe oggi il terzo anello, da riconvertire in aree hospitality".

Il club rossonero, però, continua a ritenere che l'ideale sarebbe avere ognuno uno stadio per sé. Da qui il freno, i rinvii e l'irritazione di più parti. "È per questo che, anche se nessuno nel club lo ammette, il pressing del sindaco Beppe Sala per avere una risposta («Bisogna capire se davvero il Milan ha intenzione di costruire un impianto o vuole San Siro») è stato accolto con un filo di irritazione, perché è il Milan ad aspettare le soluzioni del Comune - conferma il Corsera -. Che intanto ha già stretto un’intesa con l’Inter per il nuovo centro tecnico da costruire in piazza d’Armi, dove dovrebbe sorgere una cittadella per le squadre giovanili. Una soluzione che non sarebbe dispiaciuta anche al Milan".

Sezione: Focus / Data: Sab 04 novembre 2017 alle 11:39 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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