La domanda inizia a farsi largo: meglio l'Inter di Inzaghi o quella di Conte? Il bilancio verrà certamente fatto alla fine della stagione, ma per il momento si può dire che quella attuale non ha nulla da invidiare alla squadra campione d'Italia, sia a livello di risultati che di gioco. Anzi.
L'avvento di Inzaghi, unito all'addio di Lukaku, Hakimi e all'indisponibilità di Eriksen, aveva fatto sorgere qualche lecito dubbio sulla rinnovata competitività dei nerazzurri. Dubbi fugati in fretta.
"L’Inter, infatti, oggi è già prima in classifica in Serie A (Conte si prese la vetta alle 22ª), ha raccolto 3 punti in più (40 contro 37), segna lo stesso numero di gol (43), ma ne incassa di meno (15 contro 23) - specifica il Corriere dello Sport -. In aggiunta, dettaglio tutt’altro che trascurabile, si è guadagnata la qualificazione agli ottavi di Champions, mentre un anno fa i nerazzurri finirono ultimi nel loro girone". L'altra grande differenza, oltre al cammino europeo, va senz'altro rintracciata nel gioco espresso. "L’Inter è una squadra altrettanto solida, ma ha più varietà di gioco e imprevedibilità (15 marcatori differenti in campionato invece di 11), si fa apprezzare anche sul piano dello spettacolo ed è opinione generale che esprima il miglior calcio in Italia - sottolinea il Corsport -. Pure Conte corresse la rotta dopo 8 giornate, perché incassava troppi gol. Lui abbassò il baricentro, puntando sulle ripartenze. Inzaghi, invece, ha alzato il livello del pressing, senza perdere compattezza".




Sezione: Focus / Data: Mar 14 dicembre 2021 alle 08:43
Autore: Alessandro Cavasinni
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