Qualcuno lo ricorderà per la sua cannonata in gol al City nel primo match amichevole di Rafa Benitez da tecnico dell'Inter, altri perché è un terzino sinistro che in Primavera all'Inter ha sempre fatto intravedere grandi cose. Il diciannovenne Federico Biraghi, ora in prestito alla Juve Stabia dove sta trovando poco spazio non nasconde la sua amarezza: "Mi sono sempre allenato al meglio e non ho mai avanzato pretese per il mio passato nerazzurro, che spero sia anche il mio futuro. Non mi pento affatto della scelta compiuta quest'anno".

Ecco le sue parole complete in merito: "Quando sono arrivato a Castellammare, mi aspettavo di giocare con più continuità e speravo di disputare una stagione da protagonista. Purtroppo, il mister, dopo le prime 5 partite, ha preferito virare su altri elementi e mi ha accantonato, ma io mi sono sempre allenato al meglio e non ho mai avanzato pretese legate al mio passato all'Inter. Braglia ritiene che io abbia avuto qualche atteggiamento sbagliato, ma, a parte un breve periodo in cui ero infortunato e mi sono un po' abbattuto, ho sempre dato il massimo in ogni momento e ho sempre accettato le scelte del tecnico senza polemiche o mugugni. Spero che il match disputato contro il Cittadella possa rilanciarmi in vista della seconda parte di stagione, perchè io ho sposato questo progetto e voglio restare qui fino a giugno".

L'Inter, dopo qualche difficoltà iniziale, sembra aver ripreso una marcia importante grazie alla guida sapiente di Ranieri e all'apporto di giovani del calibro di Faraoni: "Il mio obiettivo resta quello di tornare a vestire la casacca nerazzurra - ammette Biraghi -, ma non mi pento affatto della scelta compiuta quest'estate. Non ho nessun rimpianto legato all'idea che Ranieri potesse darmi qualche chance in prima squadra, perchè so di dover migliorare e credo di aver trovato un ambiente adatto per crescere, anche se gli spazi per me sembrano piuttosto ridotti. Mi sento più maturo rispetto a qualche mese fa e mi auguro di contribuire alla conquista della salvezza, che resta l'obiettivo primario della Juve Stabia". Il terzino, infine, spiega la curiosa abitudine di girare per la città in monopattino, che ha contagiato anche altri compagni di squadra: "Vivendo a Sorrento, ho un po' di difficoltà a spostarmi per la città, perchè il turismo impone molti divieti e a piedi non è sempre conveniente muoversi. Prendendo spunto dai calciatori del Sorrento, insieme a Sau ed Erpen ho preso questa iniziativa, poi è facile intuire che, essendo ragazzi, ci divertiamo ad organizzare gare in monopattino e che questo è diventato uno dei nostri passatempi preferiti".

Sezione: FOCUS / Data: Mar 27 dicembre 2011 alle 20:54 / Fonte: Stabiachannel
Autore: Fabrizio Romano
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