"Di quel giorno ricordo specialmente il gran male. Il mio ginocchio era gonfissimo perché avevo il menisco rotto. Ma mi chiesero comunque di giocare. Come potevo dire di no a una partita del genere?". Questo il ricordo di Andrea Seno, intervistato dal sito di Gianluca Di Marzio, protagonista anche con un gol di un derby dell'aprile 1995. "Fa piacere che qualcuno si ricordi ancora il mio gol. Anche Massimo Moratti mi ha ringraziato più volte dopo quella partita - dice l'ex centrocampista nerazzurro -. Quel gol sbloccò la gara. Vincemmo 3-1. Per fortuna dopo quella partita c’era la sosta per le vacanze pasquali. Tornai a casa e mi operai al ginocchio perché non ne potevo più. Bergkamp? Si vedeva che aveva un talento smisurato, ma non riusciva ad ambientarsi a Milano. Io ero scarso, ma giocavo il derby come se fosse una partita di allenamento. Non mi tremavano mai le gambe. Ne ho giocati ben sei e non ho mai perso. Unico rimpianto: quando per sbaglio ho spaccato il naso a Donadoni con una gomitata. Mi è dispiaciuto tantissimo. Ero abituato a contrastare a gomito alto Marcel Desailly ad ogni palla, mi è capitato sotto Roberto ed è successo".

"Quando giocavo al Padova, Marotta era direttore sportivo del Venezia e mi volle acquistare - racconta Seno -. L’ho rincontrato al Como prima di essere ceduto al Foggia. Alla fine abbiamo lavorato fianco a fianco come dirigenti al Venezia. Gli voglio bene, lo conosco da una vita. Sensi? Può davvero fare la differenza. Il mio consiglio ai giocatori è quello di evitare isterismi: giochi meglio quando non sei incazzato".

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Ven 20 settembre 2019 alle 12:58 / Fonte: Gianlucadimarzio.com
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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