Nel corso di un'intervista rilasciata al magazine The Coaches' Voice, Roy Hodgson, ex tecnico dell'Inter, ricorda alcune fasi salienti della sua esperienza in nerazzurro, a partire dal primo contatto: "È stato un messaggio molto breve. 'Sono Giacinto Facchetti - mi puoi chiamare?'. L'avevo incontrato un paio di volte quando ero con il Malmoe e avevamo giocato all'Inter in Europa. Quando l'ho richiamato, mi ha spiegato che Massimo Moratti stava cercando un nuovo allenatore e che mi avevano identificato come un profilo desiderato. Quindi è stato organizzato un incontro. In precedenza la Federcalcio svizzera aveva rifiutato gli approcci da parte di altri club in Europa, ma in questa occasione ho chiarito che si trattava di una vera opportunità e che avrei voluto cogliere. Il glamour e l'eccitazione per essere stato chiamato a gestire una squadra come l'Inter rendevano tutto troppo difficile da rifiutare".

Hodgson, poi, oltre a parlare di svariati temi, come del rapporto con Moratti e dell'esplosione di Javier Zanetti, approfondisce l'importanza della figura di Giacinto Facchetti: "Era come un team manager. Mi ha sostenuto fino in fondo, e mi ha guidato attraverso le situazioni politiche che si sviluppano in un club come quello, dove ci saranno sempre fazioni e che aveva goduto di un passato così glorioso senza però un glorioso passato recente. Sarebbe stato un test probante per qualcuno non abituato a quell'ambiente, nella mia carriera nulla mi aveva preparato per un simile passo, quindi ho dovuto imparare molto rapidamente a nuotare fino in fondo. Sono stato molto fortunato ad avere un amico al mio fianco a Facchetti. Non credo che sarei potuto sopravvivere senza di lui". Il tecnico inglese spiega come si sciolse poi il rapporto coi nerazzurri: "Moratti mi aveva offerto un nuovo contratto e mi aveva detto che voleva che rimanessi oltre la stagione 1996/97, ma poi quel contratto non si è materializzato. Abbiamo avuto una relazione rispettosa, ma per un motivo o per l'altro non credo che volesse affrontare l'argomento con me. Mi cercò il Blackburn e dissi a Moratti: 'Senti, non sono sicuro che tu lo voglia. Blackburn vuole davvero che io vada, quindi alla fine di questa stagione ci andrò'".

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Sezione: Ex nerazzurri / Data: Dom 12 gennaio 2020 alle 22:31
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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