Luciano Spalletti non ha intenzione di abdicare. Almeno così facilmente. Il tecnico di Certaldo non ha gradito, per usare un eufemismo, il proliferare di voci di mercato sulla sua panchina in questi mesi. Molto spesso concomitanti a momenti delicati e decisivi della stagione e quindi quasi volte a destabilizzare il suo operato e inevitabilmente quello di tutta la squadra. Quel 'Robert Redford' con chiara allusione al celebre film 'L'uomo che sussurrava ai cavalli' è da leggere in tal senso. Una punzecchiatura, neppure troppo velata, verso chi dall'interno lo ha messo in discussione e spinge per il ribaltone in panchina a fine stagione. Con i giornalisti "addomesticati" con la carotina delle notizie, un po' come si fa con i cavalli prima di farli trottare.

NO RISOLUZIONE - In queste ore sta circolando con forza l'intesa di massima tra Antonio Conte e l'Inter per un triennale da 9 milioni a stagione come vi avevamo già raccontato giovedì (LEGGI QUI). Spalletti e il suo staff, però, non intendono al momento - in caso di chiusura del rapporto al termine del campionato - siglare immediatamente la risoluzione del contratto. Per farlo serve avere in mano un'alternativa e a oggi Spalletti ha sempre e solo pensato all'Inter. Niente flirt o abboccamenti con altri club e quindi appare difficile - in caso di addio a giugno - che possa ripartire immediatamente da un'altra società. Ecco perché a Lucio e al suo staff non conviene risolvere subito il rapporto in essere fino al 2021, che vede Spalletti forte di un contratto da 4,5 milioni netti a stagione più bonus. Uno dei quali già quasi raggiunto: la qualificazione Champions infatti varrà all'allenatore toscano un surplus di 500mila euro. 

NON MOLLO - Spalletti dunque non si rassegna: vuole portare l'Inter al terzo posto e spera che valgano quelle promesse di Suning. Eh già, la proprietà aveva dopo il derby vinto a metà marzo rinnovato la fiducia - almeno verbalmente - al tecnico anche per la prossima stagione, nella quale sono attesi importanti investimenti per fare davvero il salto di qualità. Lucio, soprattutto il primo anno, ha fatto di necessità virtù sul mercato tra blocchi del governo cinese e Settelment Agreement, riportando comunque dopo 6 anni i nerazzurri a riveder le stelle nel firmamento della Champions. Se quest'anno dovesse migliorare la propria posizione di classifica, sarebbe esattamente in linea con il target e i programmi societari. Basterà a salvarlo? Le chance, giorno dopo giorno, calano anche se da quanto filtra da ambienti vicini al tecnico di Certaldo nessuno gli ha ancora comunicato ufficialmente la volontà di cambiare guida tecnica. Senza tralasciare il fatto che molte operazioni di mercato imbastite finora sono state condivise dalla dirigenza con lui. Ci sarà tempo e modo di ritornare su tutti questi aspetti, perché fino al 27 maggio la priorità di Luciano è una sola e si chiama Inter.

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 13 maggio 2019 alle 13:50
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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