Leggenda della Svezia. E stella indiscussa del Borussia Mönchengladbach. Martin Dahlin in carriera ha giocato pure in Serie A, nella Roma. Oggi è uno stimato procuratore. E tra ricordi, aneddoti di mercato e previsioni sulla sfida di Champions tra i nerazzurri e la compagine teutonica si confessa in esclusiva a FcInterNews.

Di cosa si occupa attualmente?
“Lavoro come procuratore da 20 anni circa. Mi sono ritirato presto dal calcio giocato a causa di un infortunio. Da quando ho 33 anni ho intrapreso questa nuova professione”.

Ha qualche talento che ha proposto in Italia?
“Ne ho uno che già gioca da voi. Mattias Svanberg del Bologna. Ha 21 anni ed è alla terza stagione in Serie A. Per me si tratta di uno dei numeri 8 più promettenti di tutta l’Europa”.

Negli anni ha proposto qualche giocatore all’Inter?
“A dire il vero non ho parlato con i nerazzurri molte volte. Questo perché sinceramente non ci sono tantissimi giocatori scandinavi al livello della squadra milanese. Poi chiaramente ho avuto qualche contatto con Piero Ausilio negli anni, ma nulla di concreto. Magari fra non molto ci sentiremo proprio per Mattias, chi lo sa…”.

Lei è una leggenda del calcio svedese. Come Ibra, il killer dell’Inter nell’ultimo Derby.
“Zlatan è un fenomeno. Ha un fisico e una tenuta pazzeschi per avere 39 anni. È impressionante quello che sta riuscendo a conseguire sul campo ancora oggi”.

Cambiamo argomento e parliamo di Borussia Mönchengladbach. Quali sono i suoi ricordi in una squadra dove ha segnato una valanga di reti?
“Bellissimi. Avevamo una rosa fortissima. Gli spettatori ci sostenevano e si recavano in massa allo stadio. Proprio un bel periodo della mia carriera…”.

E della squadra attuale che mercoledì sfiderà l’Inter cosa ne pensa?
“I dirigenti del Borussia stanno svolgendo un lavoro fantastico. Hanno partecipato alla Champions spesso negli ultimi anni, nonostante vendano un pezzo pregiato della rosa in ogni sessione di mercato. La struttura è solida. E i frutti del loro impegno si vedono”.

Possono qualificarsi al prossimo turno, nonostante il girone non sia di certo semplice?
“È molto difficile da dire. Proprio perché l’urna non è stata molto benevola, il girone è tosto. E chiaramente Real Madrid ed Inter sono le favorite per centrare gli ottavi di finale”.

Cosa pensa dei nerazzurri?
“Non dovranno portarsi dietro le scorie del derby perso. Di certo non sarà facile per la compagine teutonica”.

Chi è per lei il migliore dell’Inter?
“Romelu Lukaku, un attaccante dalla classe mondiale, che quando è in giornata è davvero complicato fermare”.

Facciamo un altro passo indietro. Cosa ricorda della sua esperienza alla Roma?
“È una lunga storia. Premessa: io avevo firmato un precontratto con la Juventus. Poi mi trasferii alla Roma. Per quello che mi risultava ero un free-agent. Secondo invece quanto sostenuto dal Borussia Mönchengladbach il mio contratto si sarebbe rinnovato in automatico per una stagione. Era il prima anno in cui era entrata in vigore la sentenza Bosman e quindi un periodo di grandi cambiamenti. In quell’epoca probabilmente i bianconeri erano la compagine migliore del mondo e nella mia testa avrei dovuto giocare per loro. Per questo avevo rifiutato grandi team come il Bayern Monaco. Alla fine la Juve offrì 5 milioni di euro, il Borussia ne voleva 8. Troppo per la Vecchia Signora che puntò su Amoruso. Successivamente si presentarono i giallorossi e per evitare che saltasse anche questo trasferimento dissi al Presidente del Mönchengladbach che se non mi avesse venduto, io comunque non avrei più giocato per la sua squadra. A Roma poi trovai tanta concorrenza. Tre mesi prima avevo un contratto con la Juve, dove sarei partito sin da subito titolare: mi volevano fortemente. Mentre nella Capitale c’erano davvero tanti attaccanti. Sono quelle scelte che ti cambiano la vita. E sinceramente mi fa ancora male, che peccato. La Juve era la migliore squadra d’Europa e infatti vinse la Champions League…Ma questa è la vita. A volte sei fortunato, altre meno”.

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Sezione: Esclusive / Data: Lun 19 ottobre 2020 alle 15:25
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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