Cessioni dolorose e magari anche criticate. In estate l'Inter ha deciso di cambiare, tanto. E per il momento ha avuto ragione. Non tanto per i risultati e per il terzo posto in campionato, ma per i benefici economici e l'aria nuova che si respira ad Appiano Gentile. E' passato un mese e mezzo dalla fine del mercato, quattro mesi dall'inizio della rivoluzione nerazzurra. In molti chiedevano cambiamenti, anche se poi hanno storto il naso al momento di qualche cessione. Ma l'Inter ha puntato sulla sua strada e ora vuole andare fino a in fondo. Perché acquisti mirati e stipendi ridotti saranno i motti anche delle prossime campagne acquisti. Che dovranno essere 'intelligenti', questa la definizione di Massimo Moratti.

Partendo dal portiere, l'Inter ha fatto la scelta giusta: Samir Handanovic non sta facendo rimpiangere Julio Cesar, che ora è in Inghilterra e dovrà essere operato. Con Handanovic, 28 anni, la porta dell'Inter è chiusa per un po' di stagioni. In difesa c'è la grande novità, che non riguarda gli interpreti ma il modulo. La difesa a tre ha permesso a Ranocchia e Juan di esplodere e mettersi in mostra. In questo senso si spiega il rinnovo di Chivu, che però può essere considerato un errore alla luce dell'infortunio che lo terrà fuori per altre settimane. La cessione di Lucio, che per ora non sta rinforzando la Juve, ha permesso però a Juan Jesus di giocare titolare. La delusione di inizio stagione è Matias Silvestre, che non ha ancora fatto vedere il suo valore. Ma con il Muro ritrovato e i due giovani in rampa di lancio l'Inter ha trovato equilibrio.

Per quanto riguarda i terzini c'è un piccolo rimpianto, si chiama Maicon. Certo, avrebbe fatto comodo, ma va detto che al Manchester City ha giocato soltanto due partite. Se consideriamo anche l'età (31 anni) e lo stipendio, non può essere considerata una cessione sbagliata. In rampa di lancio c'è Alvaro Pereira, che deve ancora dimostrare di valere i soldi spesi per acquistarlo. Serve tempo, ma il gol al Chievo e alcune prestazioni sono incoraggianti. In molti avevano storto il naso per il mancato di riscatto di Poli: Gargano però sta facendo bene, mentre il centrocampista italiano, ora alla Samp, è rimasto fuori a lungo per infortunio.

In attacco ben pochi rimpianti hanno lasciato Diego Forlan (13 presenze e 3 gol in Brasile) e Mauro Zarate, che non rientra nei piani di Petkovic. Per Luc Castaignos invece 8 partite e 3 gol nel campionato olandese con il Twente: solo il tempo dirà se l'Inter ha fatto un errore. Per ora il bilancio dello scambio Cassano-Pazzini è tutto a favore dei nerazzurri. Il barese ha fatto 4 gol, trascinando l'Inter anche a suon di assist. Per Pazzini tre gol, tutti in una partita sola, a Bologna. Il tempo dirà se l'Inter ha fatto le scelte giuste, ma il bilancio per il momento è positivo: i rimpianti sono ben pochi...

Sezione: Editoriale / Data: Lun 15 ottobre 2012 alle 00:01
Autore: Guglielmo Cannavale / Twitter: @guglicannavale
vedi letture
Print