In un periodo in cui le notizie sportive e di calciomercato contano poco nulla – ed è giusto che sia così, proprio perché salute deve venire prima di tutto – l’argomento che tira più di tutti è l’eventuale approdo di Lautaro Martinez al Barcellona.

In Spagna ormai il bomber nerazzurro è incensato a livelli clamorosi. Sport, noto quotidiano molto vicino alle vicende catalane, ha indetto un sondaggio per capire se i tifosi del Barça avrebbero detto di sì allo scambio tra Griezmann e l’argentino. Il risultato non lascia spazio a dubbi: il 72% dei tifosi catalani accoglierebbe a braccia aperte il Toro e sacrificherebbe così il Petit Diable.

Sinceramente per quanto Lautaro sia forte (anzi per me è fortissimo), snobbare così tanto un Campione del mondo, che tra l’altro ha trascinato l’Atletico Madrid negli ultimi anni, dimostra come tutto il mondo sia Paese: se non si ottengono risultati immediati, ti puoi chiamare come vuoi, ma il risultato è lo stesso: “Grazie e arrivederci”.

Ma a parte questa osservazione, da addetto ai lavori, e da persona che deve necessariamente informarsi sull’argomento, credo che si debba fare, ovviamente in chiave Inter, un discorso più ampio e argomentato.

Quello mio parte con una convinzione personale: io Lautaro Martinez non lo cederei. Proprio perché è una bestia. Fortissimo. Da solo e in coppia con Lukaku. Un bomber con la garra che può solo che migliorare. E magari chi lo sa, potrebbe anche diventare l’Aguero dei nerazzurri.

In più, punto da non sottovalutare, il Presidente Steven Zhang – giustamente - ha sottolineato come l’Inter non ceda i migliori giocatori della rosa, semmai si rinforzi con quelli degli altri. Quindi se arrivasse Messi (lo so che non è possibile, ma pace) sarebbe uno schiaffo morale al Barcellona e un sogno a occhi aperti per tutto il calcio italiano.

Se, dico se, anzi di se dovrei scriverne mille, arrivasse però un’offerta fuori mercato, tipo 150 milioni di valutazione (in più rate, altrimenti la soluzione è 111 milioni con singolo assegno), allora la situazione cambierebbe drasticamente. E si dovrebbe dire di sì.

Di fatto l’Inter del Triplete è stata costruita grazie alla cessione di Ibrahimovic in terra catalana e al contemporaneo approdo di Eto’o in nerazzurro. E i vari Sneijder, Milito, Lucio e Motta erano quindi stati pagati proprio con gli introiti derivanti dalla cessione dello svedese. In pratica i nerazzurri si erano sì privati di un top player, ma ne avevano portati a casa 5.

Anche per Lautaro, proprio per il concetto di squadra e di una logica puramente numerica, dovrebbe valere la stessa valutazione. Mi spiego meglio: qualora Lautaro dovesse davvero essere ceduto al Barça per una cifra irrinunciabile, ecco che questi famosi 150 milioni dovranno essere immediatamente reinvestiti sul calciomercato. Per portare a Milano 4/5 veri campioni, pronti a far svoltare immediatamente i nerazzurri. Gente capace di far vincere lo Scudetto alla Beneamata, e di lottare anche per la Champions League.

Che io sia troppo esigente? No, non credo. L’Inter è una squadra storica, ha una gran base. E con un budget di questo tipo, davvero tutto sarebbe possibile. Con o senza Lautaro.

VIDEO - ALLA SCOPERTA DI... - NIKOLA ILIEV: TECNICA, FISICO, DRIBBLING: IL 2004 BULGARO INCANTA AL BOTEV

Sezione: Editoriale / Data: Ven 17 aprile 2020 alle 00:00
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
vedi letture
Print