Non basta il gol di un altro 'quinto' per regalare il sesto successo di fila in campionato all'Inter, che registra il primo passo falso della stagione contro la versione del Sassuolo persino migliore di quella che aveva ammazzato un'altra grande come la Juve. Dopo Federico Dimarco a Empoli, l'assolo di Denzel  Dumfries non è sufficiente a battere un avversario che in campo porta il sacrificio anche nei suoi uomini di punta sin dal 1'. Il gol dell'olandese, che come quello da manuale del dirimpettaio al Castellani arriva su iniziativa personale senza curarsi dei compagni intorno, fa accendere le torce in un San Siro che è tornato a illuminarsi a undici giorni dalla sbornia del derby. Ma quella serata magica sembra lontana mesi, anche perché l'avversario di serata si è preparato con tutte le precauzioni del caso per affrontare una squadra 'ingiocabile', come da definizione di Alessio Dionisi in conferenza stampa. E l'atteggiamento tattico dei neroverdi rispecchia le parole del suo allenatore: squadra ancora più concentrata rispetto all'impresa di sabato scorso, tutta compattata in pochi metri, pronta a far male in ripartenza.

L'Inter, nel traffico, si affida alle sgasate di Thuram che la corsia d'emergenza sulla destra la percorre sempre. Arrivando sempre fino in fondo, ma senza mai portare a casa i dividendi che vorrebbe. Né con azioni personali, né quando viene assistito. Gli ospiti, con grande applicazione e ordine, riescono sempre a salvarsi all'ultimo istante disponibile. Gongolano sullo 0-0 perché, una volta recuperato il possesso, possono fare il loro gioco. Al 39' lo dimostrano: Berardi imperversa sulla sinistra, fa finta di armare il mancino per il tiro poi offre di tacco a Toljan che impegna Sommer. Protagonista anche in pieno recupero del primo tempo quando mette una toppa su Bajrami. L'uomo che lo buca nel secondo tempo, sul suo palo, mandando per almeno una giornata in soffitta i paragoni che lo vedevano vincente nel cambio con André Onana. Discorso che vale anche per il 2-1 del Sassuolo, col solito Berardi, che lasciando di pietra lo svizzero diventa il giocatore in attività che ha punito più volte la Beneamata in Serie A (8). 

Al 68', numero non casuale, la rivoluzione di Inzaghi con quattro cambi: dentro Sanchez, Carlos Augusto, De Vrij e Frattesi per Thuram, Dimarco, Bastoni e Mkhitaryan. Sostituzioni che sortiscono subito l'effetto di creare una palla gol: Carlos Augusto si sgancia sulla sinistra e pesca sul lato opposto Frattesi, che non fa il Davide come auspicato dal suo ex allenatore sparando addosso a Consigli il pallone del 2-2. Ma lo sforzo di dell'Inter, che anche dalle forze fresche non ricava un granché, si esaurisce lì. Un altro mercoledì che fa riflettere dopo quello di San Sebastian. Là almeno era arrivato il pari...

Sezione: Copertina / Data: Mer 27 settembre 2023 alle 22:45 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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