Ma davvero Ademola Lookman può ricorrere all'escamotage della rescissione unilaterale del contratto con l'Atalanta, sulla base della famosa sentenza legata a Lassana Diarra? A spiegare la situazione su X è l'avvocato Michele La Francesca, noto conoscitore di questioni giuridiche legate al mondo del calcio, che prova a fornire un'analisi delle ragioni del giocatore e del suo club: "Che ci fosse un accordo per la cessione del giocatore è pacifico. Lui parla di offerta giusta rifiutata, il club di accordo valido per l’estero. Dove sta la verità? Se ha ragione il club può punire il calciatore ma se ha ragione lui potrebbe entrare in gioco l’art.14 del regolamento FIFA che prevede la possibilità di risolvere unilateralmente il contratto per una giusta causa (ad es. nel caso di comportamento scorretto del club). In pratica, il calciatore potrebbe liberarsi senza pagare alcuna penale o rischiare una squalifica, come invece previsto nel caso dell’articolo 17 (ovvero di risoluzione in assenza di giusta causa)".

La Francesca prosegue: "Tutto dipende dalle prove che hanno in mano il club ed il calciatore sul tipo di accordo raggiunto. La presa di posizione di Lookman (che non ha inviato un certificato medico), può lasciar pensare che egli sia sicuro del fatto suo (ovvero che potrebbe avere le prove dell’accordo nella versione data da lui). D’altronde non può non essere consapevole del rischio che correrebbe laddove non avesse ragione (riduzione stipendio, esclusione dalla rosa)", conclude, sottolineando poi come ci sarebbe una difficoltà non di poco conto nel far valere in sede legale eventuali accordi verbali. 

Sezione: Copertina / Data: Mer 06 agosto 2025 alle 18:24
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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