Matteo Materazzi racconta a La Repubblica della Sla che lo ha colpito e di come sta cercando di curarsi. "La speranza è trovare una cura per la mutazione che ha colpito me come tante altre persone, 300 solo in Sardegna. Magari non mi salverò io, ma altri sì. Ci muoviamo su due binari, insieme a una famiglia calabrese e una pugliese: la Columbia University ci ha chiesto 1,5 milioni per finanziare laproduzione di un ASO (un frammento genetico artificiale per inibire la malattia, ndr ),un laboratorio di San Diego un milione per cercare un farmaco che potrebbe poi essere sintetizzato e portato in Italia. Ci proviamo, non so se il tempo che ho mi basterà. Quanto abbiamo raccolto? Duecentomila euro. Ringrazio Antonio Conte e la moglie Elisabetta, Simone Inzaghi e sua moglie Gaia, ma anche chi ha donato cinque euro. Mi ha scritto Ibrahimovic, mi ha mandato una emoticon e mi ha fatto forza. L’ho conosciuto quando giocava con Marco".

L'ex procuratore racconta del rapporto col fratello. "Ci videochiamiamo ogni giorno, mi ripete: "Io sono qua". Quando è scomparsa nostra madre ci siamo aiutati a vicenda, siamo cresciuti insieme, poi c’è stata qualche discussione su cose banali. Cazzate, dico oggi. Provo a recuperare con lui il tempo perso. Vuole organizzare una partita di beneficenza all’Olimpico tra gli azzurri del 2006 e l’All Star di stranieri del passato".

A tal propostio, Matteo Materazzi racconta di quando era a Berlino con la moglie Maura. "Al gol di Marco mi ritrovai abbracciato a un tifoso con la bandiera svizzera dipinta sulla guancia, pensai: "Che cavolo ci fa qua?". Un momento bellissimo, di grande orgoglio per mio fratello".

Sezione: Rassegna / Data: Mer 06 agosto 2025 alle 10:06
Autore: FcInterNews Redazione
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