L'Inter già campione di inverno cerca la settima vittoria di fila in un incrocio tutt'altro che scontato contro il Torino, reduce dai due successi ottenuti con Bologna e Verona. Dopo lo 0-5 di Salerno i nerazzurri di Inzaghi si schierano a San Siro con il consueto 3-5-2: davanti ad Handanovic, torna Skriniar nel terzetto difensivo con De Vrij e Bastoni. A centrocampo squalificato Barella, al suo posto gioca Vidal nella mediana completata da Brozovic e Calhanoglu. Dumfries e Perisic sulle corsie, in attacco riecco Lautaro in tandem con Dzeko, mentre Sanchez parte dalla panchina. La squadra di Juric risponde con il 3-4-2-1: in difesa Buongiorno vince il ballottaggio con Rodriguez, sulle fasce scelti Singo e Aina, mentre in avanti Brekalo e Pjaca giocano a supporto dell'unica punta Sanabria.
I granata si presentano con uno schieramento compatto, il pressing accorto viene avviato nella trequarti dagli attaccanti e le marcature sono a specchio: Singo e Aina si abbassano sulla linea dei difensori e mantengono alta l'attenzione rispettivamente su Perisic e Dumfries. Brozovic è seguito a uomo da Pobega, per questo l'Inter in fase d'avvio della manovra è costretta a rinunciare al suo regista e deve affidarsi spesso a soluzioni di passaggio dirette e lunghe verso Dzeko e Lautaro, i quali però sono stretti nella morsa dei tre centrali avversari. Per sovvertire gli schemi i nerazzurri sfoderano le loro armi 'alternative': Handanovic fa il play-maker e sul lancio lunghissimo del capitano sloveno Perisic allunga di testa per Bastoni che, trovandosi a tu per tu con Milinkovic-Savic, viene murato dal portiere in calcio d'angolo.
Mentre le due punte lavorano di sponda, Dumfries si traveste da attaccante in attesa dell'occasione giusta, che arriva esattamente al 30': il piazzato dell'olandese chiude l'azione di contropiede da manuale del calcio, avviata dall'anticipo di Bastoni su Sanabria e in antitesi rispetto alle lunghissime ragnatele di passaggi di marca inzaghiana che erano servite a sbloccare le partite contro avversari arroccati nella propria metà campo. Stavolta i tocchi sono soltanto cinque, dopo il tackle del difensore Perisic accorcia i tempi facendo ripartire subito Brozovic, mentre il Torino, proposto da Juric in una veste aggressiva e tutt'altro che rinunciataria, si fa trovare scoperto e privo del filtro dei mediani, dal 77 pallone largo a sinistra verso Dzeko che accentrandosi in area punta Bremer, assist rasoterra nel mezzo dove ancora Brozovic con il velo regala a Dumfries la chance per mirare all'angolino e battere con il destro di prima Milinkovic-Savic. Gli ospiti accusano il colpo e scricchiolano anche in chiusura di primo tempo: l'opportunità più ghiotta sui piedi di Lautaro, che sul filtrante d'esterno di Calhanoglu beffa sulla profondità Bremer e lo schema del fuorigioco, ma dopo aver dribblato in area il portiere non trova la coordinazione giusta per chiudere nello specchio.
Nella ripresa il Torino prende in mano il controllo delle azioni e aumenta il volume dei suoi uomini in attacco nella speranza del pari. Singu e Aina si proiettano regolarmente sulla trequarti di destra e di sinistra, ma le trame offensive dei granata continuano a essere macchinose e innocue per l'Inter che, schierata in maniera sempre attenta e ordinata anche grazie al lavoro di copertura di Perisic e Dumfries, difatti non corre alcun pericolo. A 30' dal termine Juric decide allora di sostituire uno spento Sanabria con Warming, cinque minuti dopo cambia pure negli altri reparti inserendo Rodriguez e Mandragora al posto di Buongiorno e Pobega. Inzaghi replica con il doppio cambio: dentro Sanchez e Vecino, fuori Lautaro e Calhanoglu (in precedenza il turco era stato ammonito per fallo di mano). Il Niño Maravilla in versione multitasking mette corsa e fantasia a disposizione della squadra, sia arretrando e svariando da una parte all'altra del campo per fornire gli appoggi che mancavano con Lautaro, sia provando la giocata in sprint sulla corsia o con il lancio a lunga gittata per lo scatto dei compagni.
Ansaldi e Praet al posto di Singo e Brekalo sono le ultime due sostituzioni scolastiche di Juric, che mantiene lo stesso schieramento tattico e rinuncia al tutto per tutto con Zaza rimasto seduto in panchina, mentre Inzaghi inserisce prima Sensi e D'Ambrosio per Vidal e Dumfries, nel finale anche Dimarco per Perisic. Il centrocampista ex Sassuolo è protagonista nella transizione facendo da tramite all'88' fra Dzeko e Sanchez, con il destro dal limite del cileno che sbatte sul palo esterno alla sinistra della porta difesa da Milinkovic-Savic. Ordinaria amministrazione per l'Inter anche nei 4' di recupero concessi dall'arbitro Guida: contro un Torino caparbio e abilmente tenuto a bada dalla retroguardia di Inzaghi, decide Dumfries in una serata non brillantissima per gli attaccanti in fase realizzativa, ma il bottino del girone d'andata recita comunque 49 gol segnati. Match ben più equilibrato rispetto alle ultime uscite dei nerazzurri, che stavolta mantengono il possesso palla con il vantaggio minimo del 54%, con 378 passaggi realizzati e 13 tentativi a rete, 3 sole dirette verso lo specchio. L'annata si chiude con la settima vittoria e il sesto clean sheet di fila. L'Inter ha il miglior attacco della Serie A (più 9 sul Milan secondo) e la seconda miglior difesa con 15 reti incassate, una in più rispetto al Napoli.
I granata si presentano con uno schieramento compatto, il pressing accorto viene avviato nella trequarti dagli attaccanti e le marcature sono a specchio: Singo e Aina si abbassano sulla linea dei difensori e mantengono alta l'attenzione rispettivamente su Perisic e Dumfries. Brozovic è seguito a uomo da Pobega, per questo l'Inter in fase d'avvio della manovra è costretta a rinunciare al suo regista e deve affidarsi spesso a soluzioni di passaggio dirette e lunghe verso Dzeko e Lautaro, i quali però sono stretti nella morsa dei tre centrali avversari. Per sovvertire gli schemi i nerazzurri sfoderano le loro armi 'alternative': Handanovic fa il play-maker e sul lancio lunghissimo del capitano sloveno Perisic allunga di testa per Bastoni che, trovandosi a tu per tu con Milinkovic-Savic, viene murato dal portiere in calcio d'angolo.
Mentre le due punte lavorano di sponda, Dumfries si traveste da attaccante in attesa dell'occasione giusta, che arriva esattamente al 30': il piazzato dell'olandese chiude l'azione di contropiede da manuale del calcio, avviata dall'anticipo di Bastoni su Sanabria e in antitesi rispetto alle lunghissime ragnatele di passaggi di marca inzaghiana che erano servite a sbloccare le partite contro avversari arroccati nella propria metà campo. Stavolta i tocchi sono soltanto cinque, dopo il tackle del difensore Perisic accorcia i tempi facendo ripartire subito Brozovic, mentre il Torino, proposto da Juric in una veste aggressiva e tutt'altro che rinunciataria, si fa trovare scoperto e privo del filtro dei mediani, dal 77 pallone largo a sinistra verso Dzeko che accentrandosi in area punta Bremer, assist rasoterra nel mezzo dove ancora Brozovic con il velo regala a Dumfries la chance per mirare all'angolino e battere con il destro di prima Milinkovic-Savic. Gli ospiti accusano il colpo e scricchiolano anche in chiusura di primo tempo: l'opportunità più ghiotta sui piedi di Lautaro, che sul filtrante d'esterno di Calhanoglu beffa sulla profondità Bremer e lo schema del fuorigioco, ma dopo aver dribblato in area il portiere non trova la coordinazione giusta per chiudere nello specchio.
Nella ripresa il Torino prende in mano il controllo delle azioni e aumenta il volume dei suoi uomini in attacco nella speranza del pari. Singu e Aina si proiettano regolarmente sulla trequarti di destra e di sinistra, ma le trame offensive dei granata continuano a essere macchinose e innocue per l'Inter che, schierata in maniera sempre attenta e ordinata anche grazie al lavoro di copertura di Perisic e Dumfries, difatti non corre alcun pericolo. A 30' dal termine Juric decide allora di sostituire uno spento Sanabria con Warming, cinque minuti dopo cambia pure negli altri reparti inserendo Rodriguez e Mandragora al posto di Buongiorno e Pobega. Inzaghi replica con il doppio cambio: dentro Sanchez e Vecino, fuori Lautaro e Calhanoglu (in precedenza il turco era stato ammonito per fallo di mano). Il Niño Maravilla in versione multitasking mette corsa e fantasia a disposizione della squadra, sia arretrando e svariando da una parte all'altra del campo per fornire gli appoggi che mancavano con Lautaro, sia provando la giocata in sprint sulla corsia o con il lancio a lunga gittata per lo scatto dei compagni.
Ansaldi e Praet al posto di Singo e Brekalo sono le ultime due sostituzioni scolastiche di Juric, che mantiene lo stesso schieramento tattico e rinuncia al tutto per tutto con Zaza rimasto seduto in panchina, mentre Inzaghi inserisce prima Sensi e D'Ambrosio per Vidal e Dumfries, nel finale anche Dimarco per Perisic. Il centrocampista ex Sassuolo è protagonista nella transizione facendo da tramite all'88' fra Dzeko e Sanchez, con il destro dal limite del cileno che sbatte sul palo esterno alla sinistra della porta difesa da Milinkovic-Savic. Ordinaria amministrazione per l'Inter anche nei 4' di recupero concessi dall'arbitro Guida: contro un Torino caparbio e abilmente tenuto a bada dalla retroguardia di Inzaghi, decide Dumfries in una serata non brillantissima per gli attaccanti in fase realizzativa, ma il bottino del girone d'andata recita comunque 49 gol segnati. Match ben più equilibrato rispetto alle ultime uscite dei nerazzurri, che stavolta mantengono il possesso palla con il vantaggio minimo del 54%, con 378 passaggi realizzati e 13 tentativi a rete, 3 sole dirette verso lo specchio. L'annata si chiude con la settima vittoria e il sesto clean sheet di fila. L'Inter ha il miglior attacco della Serie A (più 9 sul Milan secondo) e la seconda miglior difesa con 15 reti incassate, una in più rispetto al Napoli.
Altre notizie - Angolo tattico
Altre notizie
Venerdì 26 apr
- 22:18 Calhanoglu torna in diretta Instagram, da Arnautovic ad Asllani: tutti gli ospiti. Il cane di Klaassen e Thuram...
- 22:04 Fattore Dimash, il sinistro di Federico fondamentale nella cavalcata scudetto: i numeri
- 21:49 Proença, pres. European Leagues: "Tutti insieme abbiamo sconfitto la Super League europea"
- 21:35 Festa Scudetto, le variazioni di ATM: dalle 18 chiusa la fermata della metropolitana di Duomo
- 21:22 Diego Milito al raduno di Operazione Nostalgia: appuntamento il 7 luglio a Novara
- 21:07 Inter-Torino, a San Siro il 160° confronto in Serie A: i precedenti sono nerazzurri
- 20:53 Gradito ospite al Viola Park: Daniel Osvaldo ha assistito a Fiorentina-Inter Primavera
- 20:38 Bookies - Inter campione d'Italia a quota bassa nel match di domenica contro il Torino
- 20:24 Domenica grande festa tricolore a Milano: la Parata dei Campioni d'Italia in diretta sui canali social dell'Inter
- 20:09 Bookies - Lautaro a caccia del gol: una rete del Toro vale 2,25 volte la posta
- 19:55 Zampata di Akinsanmiro, Fiorentina beffata: il nigeriano al 90esimo regala la vittoria per 2-1 all'U19 di Chivu
- 19:44 L'Inter Women sfida la Juventus, Guarino punta sul 4-3-3: le formazioni ufficiali
- 19:29 Inter e Torino si gioca in... difesa: a San Siro si sfidano le squadre con il maggior numero di clean sheet
- 19:15 Sky - Inter-Torino, Inzaghi prepara i cambi: Asllani e Frattesi dall'inizio, prima chance da titolare per Buchanan
- 19:00 Rivivi la diretta! FESTA CONTINUA: l'AUTOGOL di PIOLI. Le ULTIME verso INTER-TORINO e di MERCATO. Ospite Borrelli
- 18:47 Inter-Torino, domenica potrebbe arrivare la 100esima presenza in Serie A di Frattesi
- 18:33 Milan-Inter, francesi al comando. Barella tiene alto il vessillo azzurro
- 18:18 Il Toro contro il Toro: Lautaro per rompere il digiuno e raggiungere il record di Icardi e Ibrahimovic
- 18:04 Gianfelice Facchetti risponde a Pioli: "Dovevi ricordare che per due volte non siamo entrati nella tua area per 4 e 7 minuti"
- 17:50 L'Inter torna a San Siro da campione d'Italia per sfidare il Torino: ultimi biglietti disponibili
- 17:36 Un tifoso 13enne ferito da un petardo durante i caroselli scudetto: "Prima il botto, poi un buco nella gamba"
- 17:22 Terna arbitrale femminile per Inter-Torino, Abodi: "Passo in avanti verso l’affermazione delle pari opportunità"
- 17:08 UEFA, Ceferin all'attacco della Superlega: "Progetto immorale, le conseguenze sarebbero disastrose"
- 16:53 Carlos Augusto: "Sono soddisfatto della mia stagione. Scudetto storico, possiamo aprire un ciclo vincente"
- 16:38 Acerbi: "Negli ultimi mesi ho stretto i denti nonostante la pubalgia, ma la mia priorità era dare tutto per l'Inter"
- 16:24 Zanetti in posa con il 20° scudetto ad Appiano Gentile: "Dove il mister e i ragazzi hanno costruito la vittoria"
- 16:09 Il Messaggero - Lazio-Luis Alberto, discorsi rinviati: Gudmundsson e Colpani nel mirino biancoceleste
- 15:52 Alle origini di Lautaro, il Toro raccontato dal padre: "Mai avuto dubbi sull'Inter". Poi il retroscena di Milito
- 15:46 Inter pronta alla festa: da Via Achille a Piazza Duomo, il Comune di Milano ufficializza il percorso del pullman nerazzurro
- 15:32 Acerbi salta Inter-Torino: affaticamento per il difensore, Inzaghi punterà su De Vrij
- 15:18 "Speriamo abbassino un po' il prezzo": Frattesi racconta il suo primo incontro con Inzaghi
- 15:04 Lo spoiler di Barella al matrimonio di Bastoni: "Ragazzi, abbiamo preso Thuram". Il retroscena di Eddy Veerus
- 14:49 Capello: "Thiago Motta? Tra i miei preferiti. Facendo la guerra ad Arnautovic ha dimostrato personalità"
- 14:35 La stagione non è finita, l'Inter insegue il record d'imbattibilità in A: dopo il Milan sono 27 le partite senza sconfitte
- 14:20 Allegri ricorda: "L'Inter? Ho sempre detto che era la squadra più forte e venivo preso per matto"
- 14:06 Skriniar ritrova il sorriso: "Finalmente 90', non è stato facile stare fuori 3 mesi. Ora sono felice"
- 13:51 Voce al tifoso - Un viaggio d'amore per l'Inter
- 13:38 SportMediaset - Inter, tre obiettivi sul mercato dopo i colpi Taremi e Zielinski: lo scenario. E il futuro di Acerbi...
- 13:24 Inter-Torino, domenica la festa nerazzurra: il Prefetto di Milano dispone il divieto di vendita di alcolici
- 13:10 Izco: "Cambio d'agente per Franco Carboni? Non ha firmato con nessuno, come Valentin"
- 12:56 L'Inter campione d'Italia ritrova il Torino, striscia positiva contro i granata: che numeri negli ultimi precedenti
- 12:42 Saras, c'è l'ok del Governo: via libera per la cessione dai Moratti a Vitol
- 12:28 Scudetto, la festa dell'Inter continua domenica. Il club: "Bus celebrativo da San Siro a Piazza Duomo"
- 12:14 La Repubblica - Inchiesta della Procura, il Milan rischia la penalizzazione: cosa non quadra agli investigatori
- 12:00 Il blocco AZZURRO, LAUTARO capitano, la rivincita di CALHA e Lukaku cancellato da THURAM
- 11:45 Pioli: "Inter la più forte da 4 anni e ha vinto solo 2 scudetti. Darei tutto per cambiare il risultato dei derby"
- 11:30 CdS - Mercato Inter: nodo lista UEFA. Serve spazio per la quinta punta. Bento-Di Gregorio...
- 11:16 TS - Di Gregorio, scatto Juve. L'Inter ci aveva pensato, ma due anni fa...
- 11:02 Scariolo: "L'uomo scudetto è Inzaghi. Seconda stella nel derby? Di solito è meglio..."
- 10:48 Morace: "Terna femminile a Inter-Torino? Fa piacere. Ho conosciuto Ferrieri Caputi e..."
- 10:34 Ben Jacobs: "Gudmundsson, priorità alla Premier: ci sono due indizi"
- 10:20 Ottolini (ds Genoa): "Difficile trattenere Gudmundsson, ma non c'è un prezzo perché..."
- 10:06 TS - Correa, ritorno probabile: potrebbe restare. Per Gudmundsson si fa complicata
- 09:52 Gudmundsson: "Futuro? Ho sempre sognato la Premier, ma col Genoa..."
- 09:38 TS - Bento ha fatto una promessa all'Inter: i nerazzurri accelerano, c'è il prezzo
- 09:24 CdS - Gudmundsson obiettivo numero uno: Zanotti nell'affare col Genoa?
- 09:10 CdS - Zhang, doppio binario: con Pimco nulla è scontato. Oaktree può prendersi l'Inter in extrema ratio
- 08:56 Zambrotta: "Juve e Milan derby delle deluse? Forse sì. Inter davanti, ma ogni annata è a sé"
- 08:42 GdS - Verso il Torino: Cuadrado recuperato, turnover rinviato? La probabile formazione
- 08:28 GdS - Rinnovo Dumfries: ultimatum Inter. Senza firma, via per 20 milioni. E poi sul mercato
- 08:14 GdS - Avanti tutta su Zirkzee: l'Inter lavora sulle uscite per arrivare all'olandese. E occhio a Thuram...
- 00:58 Prima GdS - Zirkzee, l'Inter va di corsa. Per arrivare all'olandese via subito i talenti
- 00:37 "Ho fatto un sogno": fuori la canzone del 20° scudetto a firma di Tananai, Madame e Rose Villain. Il testo
- 00:34 Prima TS - Di Gregorio, c'è intesa con la Juve! Terna femminile. Così Inter-Toro entra nella storia
- 00:31 Prima CdS - Gudmundsson: l'Inter studia una formula alla Frattesi. Prestito con obbligo di riscatto
- 00:00 È tempo di godere
Giovedì 25 apr
- 23:56 Martorelli: "Vincere lo scudetto in casa del Milan era una volontà chiara dell'Inter e l'ha fatto meritatamente"
- 23:42 Zaccardo avvisa il Milan: "L'Inter è già avanti e in più ha preso Zielinski e Taremi. Sarà difficile competere"
- 23:28 Terry: "Mourinho è un genio assoluto. Al primo giorno di lavoro ci ha fatto sentire calciatori speciali"
- 23:14 L'Inter conquista lo scudetto, la Nazionale olandese si congratula con i suoi tre campioni d'Italia