Ranieri contro il Palermo sceglie di partire ancora con il rombo. Scelta, ancora una volta, disastrosa, così come contro il Lecce. Sneijder gioca ancora trequartista alle spalle di Pazzini e Milito, con Zanetti, Cambiasso e Poli a centrocampo. La linea mediana a 3 però è troppo debole e non ha le misure giuste. Sneijder sulla trequarti è praticamente inesistente in fase difensiva, mentre dà fantasia in attacco. Ma la squadra patisce troppo questo modulo e non riesce a trovare una quadratura. Risultato: il Palermo si fa spesso pericoloso in contropiede e la squadra è spesso spezzata in due. Ranieri lo capisce ed è costretto a passare all'amato 4-4-2. 

L'esperimento rombo fallisce di nuovo, col 4-4-2 la situazione migliora decisamente e l'Inter è più quadrata, almeno fino alla fine del primo tempo. Sneijder va largo a sinistra, in ruolo decisamente inedito. Ma l'olandese fa comunque bene: si accentra, salta un paio di avversari e si rende pericoloso. Dall'altra parte va Zanetti, a destra, con Cambiasso e Poli, oggi scatenato, in mezzo. Nonostante il 4-4-2, che aveva funzionato fino al 45', l'Inter crolla in difesa. Disattenzioni difensive dei singoli, cattiva fase difensiva di tutta la squadra, forse anche un po' di stanchezza negli uomini chiave (Lucio, Cambiasso, Zanetti). E nel secondo tempo arrivano i 3 gol di Miccoli, con la difesa nerazzurra protagonista in negativo: Ranocchia non riesce a marcarlo, Lucio disattento e Julio Cesar poteva fare di più.

Attacco double face: Milito stratosferico, Pazzini disastroso. Il Principe fa tutto, anche i gol: poker. Sneijder gioca bene, ma Ranieri è costretto a toglierlo per un colpo subito, che forse gli farà saltare la Roma. Al suo posto dentro Obi, che lotta e corre. Ma il nigeriano, per caratteristiche, non può dare fantasia in fase offensiva. Altro cambio Poli per Palombo: tatticamente non cambia nulla, ma Ranieri con il nuovo acquisto vuole dare più solidità e abbassare il baricentro della squadra. Operazione non molto riuscita, anche se Poli era stremato dopo l'ottima partita e andava tolto perchè non ne aveva più. Il cambio Milito-Zarate era stato ordinato prima del 4-4 per la standing ovation del Principe. Il gol del pareggio di Miccoli ha rovinato i piani, ma non ha evitato il cambio. Milito evidentemente era stremato, altrimenti non si spiegherebbe il cambio. Milito ha fatto diventare oro quello che ha toccato, Pazzini è stato inconcludente. Ma la partita era già compromessa a causa della pessima tenuta difensiva, causa anche di un centrocampo che ha fatto troppo poco schermo davanti alla difesa. C'è da lavorare per Ranieri, soprattuto dal punto di vista psicologico: serve la cattiveria e la concentrazione delle 7 vittorie consecutive.

Sezione: L'angolo tattico / Data: Gio 02 febbraio 2012 alle 00:30
Autore: Guglielmo Cannavale
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