La Gazzetta dello Sport oggi in edicola dedica anche un pezzo a Paulo Dybala e al rimpianto dell'Inter per non aver portato a Milano la Joya. Perché la società nerazzurra "è stata davvero a un passo dall’argentino, sognava la grande coppia con Lukaku. Però ha dubitato, traccheggiato, esitato e infine scelto in direzione opposta. Sbagliando. Il rimorso è duplice, tecnico-tattico e patrimoniale. Non l’unico di un mercato che sta condizionando la stagione" scrive la rosea, ricordando che il giocatore era libero nel momento chiave, tra fine giugno e inizio luglio. E a costo zero, escluse ovviamente le commissioni per gli agenti.

"Una bocca in più da sfamare che obbligava naturalmente ad alleggerire il monte stipendi, liberandosi di un altro attaccante. Il nome non era un mistero: Correa. Mai convincente per più di due partite di fila", ma Inzaghi "ha preferito non avventurarsi nel sentiero disseminato d’insidie di Dybala, temendo i soliti problemi muscolari - ricorda il quotidiano nella sua analisi -. Risultato: manca disperatamente un trequartista-seconda punta, perché Correa è un ripartente anarchico, Lukaku un nove puro, Dzeko un centravanti arretrato e Lautaro uno di movimento. Quello che serviva era l’attaccante che poteva fare coppia con tutti gli altri, il collegamento di classe tra le punte e una mediana in cui Calhanoglu e Mkitharyan, in teoria il più simile a Dybala, stanno arretrando di anno in anno il loro raggio d’azione".

Sezione: Rassegna / Data: Sab 14 gennaio 2023 alle 08:36
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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