Solita conferenza stampa show a Castel Volturno, dove Luciano Spalletti ha puntualizzato diverse cose al termine di una stagione in cui alcuni tifosi non hanno nascosto il loro malcontento per come è finita esponendo striscioni contro la società e lo stesso allenatore. Il tecnico del Napoli comincia col parlare dell'atmosfera nell'ambiente partenopeo che è cambiata troppe volte da quando si è insediato sulla panchina azzurra: "Io non ho trovato aria di contestazione, ma indifferenza, che è peggio, molti non sentivano più legame col Napoli - spiega l'ex Inter -. In certi momenti sembravo da solo in credere in questo Napoli, oggi con la qualificazione in Champions conquistata c'è il rammarico per non aver lottato fino alla fine, qualcosa è cambiato e mi sento meno solo. Sono molti di più che credono in questo Napoli, altrimenti riprendiamo le griglie di partenza della Champions fatte dai giornali. Volevo portarle all'ultimo, ma posso portarle ora: dopo che Sarri era andato alla Lazio e Mourinho alla Roma, ci mettevate settimi! Poi sono cambiate tante cose visto che speravano tutti nello scudetto".

Volgendo lo sguardo al futuro, Spalletti ribadisce con forza le sue intenzioni: "Io sono l'allenatore del Napoli per il secondo anno, se avete dei dubbi ditelo, io non ne ho. Il terzo è troppo in là, qui ci sono novità tutte le mattine quando ci alziamo e c'è qualcosa di nuovo. Al di là della partita, ragioniamo anche per creare un Napoli sempre più forte. Apprezzo chi vuole stimolarci, chi punta ad obiettivi sempre più ambiziosi, però a volte si deve combattere con cose che sono fuori misura, a volte fatte anche ad arte per distruggere i miglioramenti fatti dall'anno scorso a questo e sono tante le cose. Bisogna perdere un po' di energie per difenderci, ma noi andiamo avanti a costruire un Napoli ancora più forte". 

Sezione: News / Data: Ven 13 maggio 2022 alle 15:03
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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