Intervenuto in conferenza stampa insieme a Pep Guardiola alla vigilia del match di Champions League contro la Stella Rossa Belgrado, Kyle Walker, difensore del Manchester City, è tornato con la mente alla storica vittoria di Istanbul nella finale dello scorso giugno contro l'Inter: "Non ci ho pensato finché non sono tornato a Manchester. Ero a giocare a golf dopo gli impegni con la Nazionale, quando un tifoso del City è venuto da me e mi ha detto grazie. Qualcuno che si è avvicinato e ha detto grazie, era una cosa che non avevamo messo tra gli obiettivi. Facciamo tutto questo per i milioni di persone che supportano questa squadra anche perché rappresenta l'Inghilterra". Walker che però era in panchina quella sera: "Non è una mia decisione, dipende dall'allenatore e da come stavamo giocando in quel momento avrebbe potuto sceglierci in 16. Ma deve sceglierne 11. Sono stato sfortunato a non esserci ma non è uno sport individuale. Penso alla squadra, ho parlato prima alla squadra, ho incrociato le dita e ha funzionato. Abbiamo portato a termine il lavoro e messo le mani sul trofeo".

Ma c'è pressione per un'eventuale doppietta? "Se si parla di pressione per le vittorie multiple, state parlando con la persona sbagliata. Abbiamo portato Mateo Kovacic che ne ha vinte quattro, la sua esperienza nel ripetersi può portarla sul tavolo. È emozionante, lo abbiamo fatto in Premier League e dobbiamo provarci anche qui. Ci vuole un po' di fortuna, è una competizione di 13 partite, le cose devono andare dalla tua parte. Magari Ederson non fa quella parata e il risultato sarebbe stato diverso", afferma riferendosi evidentemente al salvataggio su Romelu Lukaku nei minuti finali del match. 

Sezione: News / Data: Lun 18 settembre 2023 alle 16:06
Autore: Christian Liotta / Twitter: @ChriLiotta396A
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