"Il fatto che ieri Cristian si sia presentato alla Pinetina alle 6.45 fotografa bene la consapevolezza della quantità di lavoro che l'attende". Esordisce così Paolo Condò nel suo editoriale per il Corriere della Sera dedicato all'Inter, ieri tornata per la prima volta dopo il Mondiale per Club ad Appiano Gentile. "Il finale della scorsa stagione è stato così crudele con l'Inter da imporre un ripensamento generale al di là del cambio di allenatore" ha continuato definendo  quella emersa tra le file nerazzurre, ovvero "la necessità di ringiovanire quello che dal 2021 a ieri è stato un eccellente instant team", ma che col tempo è degenerata in "un'età media oltre il livello di guardia".

"Nelle partite mondiali di giugno le altre squadre che hanno superato la fettuccia delle 60 partite in stagione (Real, Psg, Chelsea, City) correvano. L'Inter no. L'Inter in America camminava, esausta nel corpo anche perché esausta (oltre che di pessimo umore) nella testa. E siccome questo è un problema sorto dopo l'ultima pausa nazionali di marzo, e cresciuto via via fino al crac di Monaco, il lavoro iniziato così di buon mattino da Chivu dovrà portare delle novità anche su quel fronte" continua nella sua analisi prima di soffermarsi sul possibile arrivo di Ademola Lookman che, "finirà di ridisegnare il reparto che a scorsa stagione è stato la palla al piede di Inzaghi: Taremi, Arnautovic e Correa non hanno minimamente alleviato le fatiche di Lautaro e Thuram". Finora l'attacco è stato ridisegnato con Pio Esposito e Bonny. L'arrivo di "Lookman è importante anche perché psicologicamente occorre una faccia (famosa) nuova per dare il senso del cambio li stagione. La lezione di Monaco è stata devastante sul tema, Sucic, Luis Henrique ed Esposito sono una prima risposta, non ancora sufficiente. La cosa positiva è che il Napoli, col suo mercato stellare, abbia sorpassato l'Inter nei pronostici dopo averlo fatto in classifica. Anche questo è un cambio di status, e Chivu ne ha bisogno per scacciare i fantasmi". 

Sezione: News / Data: Dom 27 luglio 2025 alle 15:10
Autore: Egle Patanè
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