"Negli ultimi mesi non siamo stati in perfetta sintonia col presidente Gravina, ma in questo caso gli do tutto il mio appoggio. Sarebbe problematico andare avanti con l’attuale protocollo, stilato in emergenza e in cui si prevede di fare tamponi ogni 4 giorni: sarebbe estremamente traumatico per i calciatori dal punto di vista fisico ed economico per le società. Gravina è stato anche tempestivo: è estremamente importante arrivare a settembre con le regole già definite". A parlare è Enrico Castellacci, ex medico sociale della Nazionale Italiana di calcio e attuale presidente della Libera Associazione Medici del Calcio (LAMICA), le cui parole sono riportate nella versione online di Raisport.

"I calciatori fanno i tamponi ogni quattro giorni e i test sierologici e questo è certamente traumatizzante sia a livello nasale che a livello oro-faringeo. Farlo una volta ogni tanto può andare, ma farlo, a 50 persone ogni quattro giorni, essendo un test comunque invasivo, può essere un problema. Bisogna tenere d’occhio la curva del contagio, quindi servono protocolli elastici impostati per tempo, in modo da non farci trovare – come spesso accade – impreparati. Ci si deve mettere al tavolino e decidere se il contagio è sotto al livello 1 si usa questo tipo di protocollo, sotto al livello 2 quest’altro e così via".

Quanto alla gestione del calcio post-lockdown, Castellacci spiega: "Secondo me è stato gestito male l’inizio con la stesura dei protocolli, ma alla fine si è trovato un giusto equilibrio. Fortunatamente l’accordo sulla regola sulla quarantena soft ha permesso – vedi il caso del Parma – di finire il campionato. Alla fine ripartire è stato soddisfacente, vederlo finire ancora di più. I tifosi? Non c’è alcun dubbio: secondo me bisogna riaprire gli stadi agli spettatori. Se ci fosse la razionalità e il buon senso giusto perché non far venire agli stadi i tifosi come si fa con gli altri luoghi di aggregazione?".

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Sezione: News / Data: Mer 29 luglio 2020 alle 14:25
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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