Dopo il pari prezioso strappato contro l'Inter, Roberto De Zerbi, tecnico del Sassuolo, si presenta in conferenza stampa per analizzare i novanta minuti di San Siro. Ecco le sue parole: "Queste partite sono pericolose perché se Lautaro la mette all'angolino alla fine poi non è facile andare a raccontarla in giro. Era importante fermare l'emorragia di sconfitte, poi è vero che a Napoli ci eravamo ripresi dal punto di vista dello spirito. Il pari ci lascia contenti, potremmo migliorare nell'ultima scelta. Dietro non abbiam preso gol, ed è successo in tante partite, in questo dato sia tra le migliori della Serie A".

La sua squadra si diverte col pallone: è una cosa che lei chiede. Boateng-Berardi e un altro, è possibile?
"Io cerco di sforzarmi, a me viene abbastanza bene: ai giocatori dico che il calcio è un gioco per divertirsi. Se non succede, c'è qualcosa che non torna. Il che non vuol dire poca serietà perché siamo pagati, ma deve rimanere una gioia andare in campo. I miei giocatori si divertono quando hanno il pallone. Sul tridente, il Boateng di stasera 'sposta', Berardi è da un po' che confeziona prestazioni importanti, poi a sinistra abbiamo Boga, Djuricic e Di Francesco, che ora è out". 

Il Sassuolo ha giocato alla grande negli ultimi 10', di chi è il merito? 
"Merito dei calciatori, non della preparazione dopo Natale. Ma anche della mentalità, la stiamo acquisendo dopo la gara con la Fiorentina dove ci era venuto il braccino". 

Domanda sul prossimo avversario: come giudica il Cagliari? 
"Ne toglierei più di uno, così possiamo dormire di notte: il Cagliari è al nostro livello, non ci riportiamo superiori. Noi dobbiamo fare un campionato tranquillo, mantenerci lontano dalla zona salvezza". 

La partita di Peluso lo fa diventare più che un'alternativa. Boga acquisto di gennaio?
"Boga è un talento straordinario, ora deve maturare perché non ha capito il potenziale che ha a disposizione: il Sassuolo è la miglior piazza per far crescere i giovani. Di Peluso possiamo parlarne due giorni... All'inizio gli avevo detto che non poteva far parte del progetto tecnico, poi non è stato bene a novembre. Adesso non lo farei andare via, lo ritengo importante, ma preferisco accontentare il desiderio dei giocatori, ora parlerà con la società. Come accaduto con Acerbi e Politano, non mi sono mai messo di traverso". 

Potete puntare al settimo posto?
"Per arrivare a 35 punti ne mancano 9, quando arriveremo là risponderò con più precisione. Bisogna essere realisti, non è questione di essere finti umili". 

Quanta differenza c'è tra Inter e Napoli?
"Sono squadre diverse, di sicuro i giocatori del Napoli si conoscono meglio e l'Inter ha cambiato di più. Non sono d'accordo che il Napoli giochi meglio dell'Inter, lo ha dimostrato anche quest'anno. Spalletti e Ancelotti sono due allenatori fortissimi, si giocheranno il secondo posto fino alla fine". 

Quanto è mancato il supporto del pubblico?
"Mi fa piacere che la Curva Nord è partita tifando Inter e alla fine ha tifato Sassuolo (scherza ndr). Speriamo di avere 'rubato' un po' di tifosi. Non ha senso chiudere lo stadio a tutti, però nel calcio si fanno spesso scelte senza senso. Si dà meno importanza alla gente, facendo così faremo le partite alla Play Station, se non dai il valore giusto al pubblico, quest'ultimo si disamora e sta a casa".

Sezione: L'avversario / Data: Sab 19 gennaio 2019 alle 23:34 / Fonte: dall'inviato a San Siro
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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