Il nodo Skriniar non è ancora sciolto e Inzaghi non può esser tranquillo. Questo quanto stabilisce la Gazzetta dello Sport nell'edizione odierna. Agli spunti di riflessione offerti dalle amichevoli, infatti, per il tecnico nerazzurro si continuano ad aggiungere anche le insidie del mercato aperto ben oltre l'inizio del campionato. "Il Chelsea sembra essersi indirizzato altrove, ma da Parigi assicurano che il Psg farà un rilancio e la stessa società nerazzurra non esclude questa eventualità - si legge -. Anzi, c’è chi avrebbe già avvertito l’Inter della possibilità di un nuovo affondo francese. Che cosa accadrà allora? Come si comporterà la proprietà di fronte a un’offerta che, eventualmente, sarà inferiore ai 70 milioni richiesti? È ovvio che la partenza di Skriniar sarebbe uno sconvolgimento tecnico non accettabile, per Inzaghi. Per di più adesso, che Bremer è finito altrove e che per Milenkovic l’Inter si è chiamata fuori, avvertendo l’agente Ramadani". Insomma, dire addio allo slovacco adesso sarebbe un disastro.

Detto che in uscita restano Pinamonti e Casadei, che porterebbero nelle casse del club una cifra vicina ai 40 milioni, restano da capire le intenzioni di Suning. Anche perché a Inzaghi serve ancora un difensore, a meno che non si voglia rischiare di tenere in rosa il baby Fontanarosa. Due le vie: costo zero o investimento. Ci sarebbe Acerbi, possibile soprattutto a fine mese. Tanganga non scalda, mentre piace Akanji. "C’è una novità intorno allo svizzero: è finito fuori rosa nel Borussia Dortmund, nella prima giornata di Bundesliga non è entrato nei convocati e il club tedesco è deciso a venderlo, perché non vuole rinnovare il contratto in scadenza 2023. Oggi la valutazione è intorno ai 20 milioni. Ma a fine mese, sul gong, l’affare si farebbe alla metà. Akanji con Skriniar, sì che sarebbe una chiamata da Inter. Un rilancio, ecco. E un sollievo per Inzaghi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 08 agosto 2022 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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