"Di cosa è fatta la palla? «Cuoio!». Da dove viene il cuoio? «Dalla mucca!». Cosa mangia la mucca? «Erba». Entonces, la pelota siempre al piso, sempre rasoterra".
Era la filastrocca che veniva insegnata ai giovani calciatori della Buenos Aires Millonaria sotto la guida di Renato Cesarini, l'uomo che il 26 ottobre 1941 riportò il River Plate, squadra dalla maglia bianca con la banda rossa nata dalle ceneri di un fallimento di fine anni '30, a vincere il titolo nazionale. Vittoria, quella per 3-1 contro l'Estudiantes, che diede vita a La Máquina: una storica squadra dal gioco straordinario che segnò l'epoca d'oro della squadra 'aristocratica' della capitale argentina. "Il miglior fútbol che si è visto in questo Paese si è sviluppato in quegli anni" disse il giornalista sportivo Dante Panzeri a proposito di quel River e del calcio argentino in generale. Quello che non sapeva Panzeri era che quel club avrebbe inciso il suo nome nella storia del calcio della Plata, ma anche di quello sudamericano e mondiale, che quel club sarebbe stato a lungo il 'màs grande', e che la sua storia avrebbe continuato a regalare gioie, trofei e gloria... eterna.
Come quella della historica Libertadores vinta sul campo del Bernabeu contro i più grandi tra i rivali, ovvero i cugini del Boca Juniors. Il River di Pratto contro il Boca del Pipa Benedetto: un Superclasico nella casa del Clasico e la gloria eterna al termine di un evento irripetibile. La seconda Libertadores dopo quella di tre anni prima, entrambe vinte sotto la guida di uno dei più grandi allenatori del fútbol sudamericano: Marcelo Gallardo. Un altro loco del calcio, un argentino nel sangre, un riverplatense per corredo genetico y alma. Nell'ambiente è conosciuto da tutti come el Muñeco, come veniva soprannominato già da giocatore. Un appellativo non troppo apprezzato dallo stesso Marcelo, noto calciatore dalla testa calda: numero da record di espulsioni e una devozione al suo River che da allenatore, come in passato da giocatore, lo ha sempre riportato a casa. Dopo essere diventato allenatore del Nacional, praticamente immediatamente dopo l'addio al calcio giocato, nel 2014 torna al Monumental e stavolta sedendosi in panchina, vincendo tre volte la Coppa d’Argentina, due volte la Supercopa Argentina, una volta il campionato, una volta il Trofeo de Campeones de la Liga Profesional, una volta la Copa Sudamericana, tre invece la Recopa. Ma soprattutto le due Libertadores del 2015 e del 2018. Nel 2019 perde la finale contro il Flamengo, la prima della storia del club argentino, ma diventa l'allenatore più vincente della storia del club.
Una storia, quella del Muñeco, che vale da spunto per Cristian Chivu che, come il dirimpettaio del match di questa notte, è stato catapultato nel mondo dei grandi repentinamente e senza troppo tempo a disposizione per riflettere su ciò che avrebbe significato. Incoscienza? Huevos, come dicono in Argentina? Di sicuro amore, un incondizionato amore che misto alla dedizione da sempre rivolta alla sua Inter, ha fatto pronunciare al tecnico romeno il fatidico sì, masticato tra una sigaretta e gli occhi che si riempivano di emozione: "Ogni volta che Chivu scenderà in panchina, noi del Triplete, glielo abbiamo detto, scenderemo con lui", ha detto Javier Zanetti che con una frase ha racchiuso tutte le motivazioni che hanno portato l'ex 26 nerazzurro a compiere un passo ampio, ma deciso. Sulla falsariga di quel Marcelo Gallardo, altro personaggio degno di essere inserito tra i locos della historia del fùtbol, che da buon loco ha compiuto la scelta di tuffarsi nell'oceano di difficoltà che la guida del River rappresentava, finendo con l'aver ragione. Lo stesso che, con un palmares da brividi sulla schiena per Chivu in primis, affacciatosi per la prima volta dal monte Olimpo, nella notte scorsa è finito con l'indossare i panni di Golia battuto da un piccolo Davide: il neo arrivato allenatore dall'inesperienza che semina dubbi supera il maestro. E che maestro!
Gli argentini sembrano quelli con la maglia nerazzurra, e in realtà è più che una sensazione. A far ardere l'anima dell'Inter è il solito indomabile argentino Lautaro Martinez: al capitano nel match contro i connazionali manca davvero solo il gol. Qualche imprecisione, un palo, un grande Armani non eclissano la grande gara di sacrificio, classe e garra del Toro di Bahia Blanca che poi è andato a coccolarsi il futuro della sua Argentina, il gioiellino Franco Mastantuono, ieri all'ultima apparizione con il River, prima di raggiungere l'Europa e il Real Madrid di Alonso. Era proprio Mastantuono il giocatore di Gallardo sul quale erano accesi più riflettori: il predestinato argentino accostato già ai più grandi diez come Pablo Aimar e Juan Román Riquelme, ma figlio di un calcio moderno che lo rende prezioso. Il 30 de La Banda però non riesce a far male a Sommer e in generale all'Inter. A bloccare ogni tentativo del figliol prodigo di Azul dalla cittadinanza italiana, oltre che argentina ovviamente, c'è uno stoico Alessandro Bastoni che non fa passare quasi mai il futuro attaccante dei Blancos e alla fine segna pure il gol del 2-0 che chiude la partita con una giocata che vale il frame simbolo della partita del 95 di Chivu che mette a referto quella voglia matta di tornare a urlare come solo una vittoria pesante può fare traboccare.
Dal Monterrey al River Plate: nel momento più difficile per gli interisti e gli italiani, nel periodo in cui la frase 'calcio italiano in crisi' è tornata alle cronache e in tendenza sui social, l'Italia batte l'Argentina. Quattro i campioni del Mondo nella rosa dei Bosteros, al cospetto di Lauti, unico Campeon 2022 della rosa di Chivu che conta un buon numero di italiani reduci da quel Norvegia-Italia che ha riaperto la mostruosa voragine del terzo Mondiale consecutivo con gli Azzurri costretti a guardarlo dal divano. E proprio Bastoni, che in quella gara di Oslo è stato uno dei più coinvolti e feriti, un po' come a Monaco, si riprende il tempo che sembrava essersi fermato. Pigia 'play' e avvia una storia che rimette idealmente in moto delle lancette che in verità non si sono mai fermate, ma semplicemente scorrevano mentre il riflessivo silenzio ricostruiva l'Inter dalle sue ceneri. Tutto in slow motion fino al momento dell'esultanza del ragazzo di Casalmaggiore che vale l'urlo di un 'siamo tornati grandi, contro il Más Grande'. È l'urlo dei senatori, è la liberazione dei vari Barella, Darmian, Dumfries, Mkhitaryan, Acerbi, Dimarco, Lautaro stesso...
Un gol, quello di Basto, che spezza persino l'intramontabile riff malinconico dei Nirvana che aveva fatto da colonna sonora del match precedente, quando il gol del Toro seguito da quello di Carboni avevano sì riaperto la strada per una qualificazione che ancora era peraltro tutta da scrivere, ma arrivavano dopo una gara che trasudava ancora retaggi malinconici di una ferita di cui non ci si era sbarazzati. Contro l'Urawa l'Inter di Chivu si è presentata in versione grunge, affidandosi alle parole di Kurt Cobain che con quel 'Come As You Are' sprigionava un forte desiderio di un mondo più genuino e nel caso specifico anche una necessità. Col River, la malinconia lascia spazio alla seconda grande esigenza di Kurdt espressa in una delle canzoni più celebri del grunge di Seattle: l'accettazione di sé. "È una canzone sull’accettazione di sé e degli altri. Non importa quanto sei rovinato e strano, puoi essere te stesso ed essere accettato per quello che sei" disse una volta Butch Vig, produttore di Nevermind.
L'Inter ha accettato sé stessa, e contro i Millonarios si è sbarazzata delle malinconie e delle 'rovine', semplicemente accettandole e riponendole in un album che vale un brutto e doloroso capitolo di se stessi, ma pur sempre passato. Nella città della pioggia, Chivu si prende la sua prima giornata soleggiata, irradiata da un altro bellissimo paragrafo della bella Inter del Lumen Stadium: Francesco Pio Esposito, grosso capitolo del futuro dell'Inter e della Nazionale italiana. Capitolo che comincia oggi dagli States, contro gli argentini, guidato dal suo mentore romeno per ricordarci che 'ci chiameremo FC Internazionale perché siamo fratelli del mondo' e che forse questo Mondiale per Club valeva e vale la pena viverlo.
Altre notizie - Copertina
Altre notizie
- 00:07 SI - Offerta dell'Inter per Rovella, sul piatto oltre 30 milioni e il "prestito" di Asllani: i dettagli. No della Lazio
- 00:00 Cosa dice l'Inter su Pio
- 23:52 Juventus, l'amarezza di Tudor: "Brutto prendere cinque gol, ma loro sono i più forti"
- 23:37 Malore in Fiorentina-Inter, buone notizie per Bove: esami negativi. Possibile ritorno in campo
- 23:29 Mondiale per club, possibile Inter-Manchester City ai quarti. E sullo sfondo anche l'incrocio incredibile con Inzaghi
- 23:24 Mandorlini: "Pio Esposito è da Inter, può restare. Hojlund e Bonny..."
- 23:10 Mondiale per Club, il Manchester City annichilisce la Juventus: finisce 5-2, bianconeri secondi
- 22:56 Dalla Germania - L'Arsenal sbaraglia la concorrenza: adesso è in pole per Mosquera
- 22:42 Un gol e un assist al Mondiale per Club 2025: Pio Esposito dietro al solo Jobe Bellingham per precocità
- 22:32 Cagliari, Giulini ricorda: "Abbiamo provato ad alzare l’asticella dopo la cessione di Barella, ma non andò così bene"
- 22:18 Inter-Fluminense, l'unico precedente è datato 1961: a San Siro in 50 mila per vedere il nuovo acquisto Suarez
- 22:04 Sky - Piaceva all'Inter, ora c'è il Bologna su Nicolussi Caviglia. Ma occhio alla concorrenza internazionale
- 21:50 UFFICIALE - Padelli non si ferma più, rinnovo per un'altra stagione con l'Udinese
- 21:36 Fluminense, Gaucho sfida l'Inter: "Non serve avere una squadra da 500 milioni, conta il campo"
- 21:22 Mondiale per Club, golazo di Bastoni al River: interrotto un digiuno che durava da fine dicembre
- 21:08 Giaccherini: "Pio gioca da veterano, metà Vieri e metà Toni: l'Inter deve tenerlo e investire su una seconda punta"
- 20:54 SM - L'Inter ha deciso, Pio Esposito resta nerazzurro al 100%: il baby bomber è pronto per la prima squadra
- 20:40 videoMondiale per Club, il viaggio dell'Inter continua: i nerazzurri lasciano Seattle e volano a Charlotte
- 20:26 Sky - La Fiorentina abbandona la pista Asllani? Adesso anche i viola pensano a Bernabé
- 20:12 Bastoni spezza il malinconico riff dei Nirvana. L'Inter accetta le sue rovine e torna grande contro il Más Grande
- 19:58 Dalla Germania - Accordo totale tra Woltemade e il Bayern Monaco: ora la palla passa allo Stoccarda
- 19:43 Corsera - Un Mondiale per Club tra orari difficili e lamentele. Eppure per il 2029 c'è la fila: tre candidate
- 19:29 Sucic entra e spacca Inter-River Plate, la Croazia lo esalta: "Primo assist con i nerazzurri"
- 19:14 Sky - L'Inter studia il colpo a zero per l'U23: sfida all'Atalanta per il gioiello Sergej Levak
- 19:00 Rivivi la diretta! INTER-RIVER PLATE, oltre il GOL: la SUPER PARTITA di PIO ESPOSITO. Cambia la STRATEGIA in ATTACCO?
- 18:45 UFFICIALE - Gilardino erede di Pippo Inzaghi: è il nuovo allenatore del Pisa
- 18:30 UFFICIALE - Eterno Cristiano Ronaldo: ha rinnovato con l'Al-Nassr fino al 2027
- 18:15 GdS - Inter, la mossa finanziaria alleggerisce il conto economico: il club nerazzurro 'libera' circa 13 milioni in più all'anno
- 18:00 De Siervo eletto vicepresidente della WLA: "Mi impegnerò a difendere gli interessi delle Leghe nazionali e dei club"
- 17:45 Gol precoce con l'Inter in una competizione internazionale: Pio Esposito il più giovane dai tempi di Benassi
- 17:30 Il tema San Siro arriva in Senato. Il ministro Giuli: "Secondo anello, inviterò gli uffici a fornire un parere definitivo"
- 17:15 Serena: "Pio Esposito ha fatto bene allo Spezia, meriterebbe una chance all'Inter. E Bonny..."
- 17:00 UFFICIALE - Lecce, panchina affidata a Di Francesco: accordo annuale con rinnovo in caso di salvezza
- 16:46 Il mercato dell'Inter parla ancora croato: accordo con l'Hajduk Spalato per il terzino classe 2009 Duje Slatina
- 16:33 Lo Spezia si complimenta con Pio Esposito: "Orgogliosi di te"
- 16:18 CF - Mondiale per Club, Inter-Fluminense in chiaro su Mediaset: ecco quando e dove vederla
- 16:04 Parma, Cuesta si presenta: "Gettate le basi con Chivu e Pecchia, grazie per il lavoro svolto in precedenza"
- 15:50 Milinkovic-Savic di nuovo con Inzaghi: "Al-Hilal cambiamento grande, lo vedo contento. Ritorno in Italia? Non si sa mai"
- 15:35 Parma, Cherubini dribbla il mercato: "Oggi è il giorno della presentazione di Cuesta, non tocchiamo altre tematiche"
- 15:21 UFFICIALE - Vecchi, si spalancano le porte dell'Inter U-23: il tecnico ha risolto il suo contratto col Vicenza
- 15:07 Salvatore Esposito: "Pio assomiglia a Dzeko, ha doti difficili da trovare in Italia. Inter? E' maturo, Chivu lo stima"
- 14:52 In Turchia - Galatasaray pronto ad alzare il tiro per Calhanoglu: i giallorossi provano a far vacillare l'Inter così
- 14:37 UFFICIALE - Inter Media and Communication S.p.A, collocamento privato negli USA da 350 mln di euro
- 14:24 Lautaro: "Mia mamma è tifosa del River, qui ho tanti amici: per me era speciale. Acuña? Sono cose di campo"
- 14:10 SM - Offerta al rialzo per Bonny dell'Inter che ora pensa di tenere Pio Esposito. E Hojlund non è in discussione, il punto
- 13:55 River Plate, Armani: "Tutto più difficile dopo il rosso. Credevamo nella vittoria, ma..."
- 13:50 Sucic a SM dopo il 2-0 al River: "Felice della vittoria e di poter accedere alla fase successiva"
- 13:40 San Siro, Bocconi e Politecnico rispondono alle polemiche: non esiste nessun conflitto d'interessi
- 13:26 CdS - Sebastiano Esposito piace alla Fiorentina: l'Inter lo valuta non meno di 12 mln
- 13:12 CdS - Mosquera subito e Leoni fra un anno: il piano dell'Inter
- 13:10 UFFICIALE - Eletto con 47 voti, è Luciano Buonfiglio il nuovo presidente del Coni: "È tempo di fatti"
- 12:58 TS - Buchanan, niente riscatto dal Villarreal ma gli spagnoli ci pensano: il punto
- 12:50 Sommer: "Inter con un'energia diversa, abbiamo dimostrato che ci siamo con la testa al 100%"
- 12:44 CdS - Calhanoglu di nuovo ko. E l'Inter manda un messaggio al Galatasaray
- 12:35 Asllani: "Vinto una battaglia dura, siamo contenti che nessuno si sia fatto male. Dumfries? C'è stato un po' di casino"
- 12:30 Il messaggio di Salvatore Esposito ai fratelli: "All'Inter insieme in America, inimmaginabile. Ora arriva la salita, saremo lì a spingervi"
- 12:15 Lautaro: "Lo scontro Acuña-Dumfries? Cose che succedono in campo, è finita lì. Ho parlato con lui e..."
- 12:00 SÌ, PIO ESPOSITO è (già) da INTER! Così CHIVU ha RIGENERATO gruppo e SENATORI. SUSIC si presenta
- 11:48 TS - Addio Calhanoglu? C'è un nuovo scenario, porta sempre al Galatasaray: il punto
- 11:34 Esposito, la dedica di Seba a Pio: "Fiero di te bestione mio. Dì a quel bambino che..."
- 11:20 Corsera - Difesa Inter, Leoni grande obiettivo ma occhio all'alternativa
- 11:06 Stramaccioni esalta Pio Esposito: "Centravanti importante: nel suo gol ho visto tre cose. Non giri il mondo se hai uno così"
- 10:52 TS - Post-Calhanoglu, un nome si aggiunge alla lista di mercato dell'Inter: Lucas Da Cunha
- 10:38 videoPio Esposito e Bastoni: l'Inter domina e regola il River Plate, nerazzurri agli ottavi
- 10:24 River Plate, Gallardo: "Il rosso ci ha lasciato senza chance. Le immagini dell'altra gara? Insolito"
- 10:10 GdS - Calhanoglu ko: colpa del "solito" polpaccio. Il suo Mondiale non è mai iniziato
- 09:56 GdS - Ottime notizie anche fuori dal campo: bond rimborsato e rifinanziato a un tasso migliore
- 09:42 GdS - Inter, budget di 30 milioni per il difensore: Leoni la prima scelta, è derby col Milan. I nerazzurri pronti ad accontentare il Parma
- 09:28 GdS - Bonny-Inter: c'è la data per la chiusura. Poi tutto su Hojlund. Senza nulla togliere a Pio Esposito...
- 09:14 Chivu a Mediaset: "Vedo un'Inter che vuole essere dominante. Pio? Giusto offra una cena perché..."