Dopo l'anticipazione di ieri notte (RILEGGI QUI), ecco altri pezzi dell'intervista che Nicolò Barella ha concesso alla Gazzetta dello Sport direttamente dal ritiro di Malta.

Barella, che spiegazione si è dato guardando la classifica?
"Che un campionato lo vince chi è più equilibrato e fa meno errori. Finora il Napoli non ne ha commessi, mentre noi ne abbiamo fatti tanti... Da un certo punto in poi, però, ci siamo riuniti per risolvere la questione tutti insieme e i risultati si vedono".

Siete risaliti in campionato con in mezzo lei, Mkhitaryan e Calhanoglu. Non c’è il rischio che ora Brozovic sia di troppo?
"Davanti alla difesa Brozo è il migliore del mondo. Ci sarebbe anche Casemiro, ma lo interpreta in maniera diversa. Nessuno è come Marcelo, il suo posto non è in discussione. Ma abbiamo un centrocampo completo, con tante soluzioni. Ad esempio Micki è il giocatore più intelligente con cui abbia mai giocato: sa fare bene ogni ruolo. Calha ha la visione totale di cosa significhi essere un centrocampista".

Infortuni a parte, ha ritrovato lo stesso Lukaku capo-popolo dell’era Conte?
"Intanto, il suo addio era stato un colpo molto duro, anche per come era arrivato durante il ritiro: con quel gruppo avevamo creato un feeling speciale. L’Inter di Conte era stata creata attorno a Lukaku, poi l’anno scorso abbiamo costruito un qualcosa di altrettanto bello in cui lui non c’era: ora tocca a Romelu inserirsi nel nostro nuovo modo di giocare. Sappiamo quanto forte sia, quanta voglia abbia, soprattutto quando viene criticato: per questo non sono preoccupato sul suo inserimento".

Onana l’ha definita “un mostro” ed era un complimento: che ne pensa del vostro nuovo portiere?
"È un portiere di caratura internazionale, diverso da Handanovic che per dieci anni è stato tra i migliori tre al mondo. André è molto moderno, bravo coi piedi, super reattivo e con grande personalità".

Cosa ha detto a Skriniar in questi giorni di riflessione?
"Non mi sono mai permesso e mai mi permetterò di dare consigli. Ognuno fa le sue scelte e poi, a fine carriera, si vedrà se sono state giuste o sbagliate. Spero rimanga, questo è ovvio, perché oltre ad essere incredibilmente forte, è un fratello".

Al prossimo Mondiale si vede in campo con l’Italia e… da giocatore dell’Inter?
"Prima dobbiamo andarci, ma sì. Mi vedo in campo nel 2026 ancora da interista".

Sezione: In Primo Piano / Data: Ven 09 dicembre 2022 alle 08:15 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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