Ad Avvenire, Francesco Toldo, ambasciatore dell'Inter per il progetto Inter Campus e portiere indimenticato degli anni 2000, ha discusso di passato, presente e futuro. Ecco tutte le sue parole.
“Ambasciator”, non porta pene, ma palloni?
«Con Inter Campus portiamo prima di tutto il diritto al gioco e allo studio, con la certezza che il pallone è uno strumento magico: fa sparire momentaneamente i problemi e dona gioia. Mentre stiamo parlando la cosa che più mi affascina è che anche in Africa, oppure in India o negli Stati Uniti che non sono proprio dei Paesi calciofili, anche nel villaggio più remoto ci sono persone di tutte le età che stanno rincorrendo un pallone».
Potere del calcio solidale, che è in grado di unire anche Inter e Milan perfino nella settimana del derby-scudetto.
«Collaboriamo con Fondazione Milan e a settembre andremo insieme dai bambini terremotati dell’Abruzzo, a Villa Sant’Angelo. Lì Inter Campus ha già costruito un campo in erba sintetica e quest’estate ai ragazzi abbiamo regalato tre settimane di vacanze sulle Dolomiti».
Prima che diventasse allenatore, a capo di Fondazione Milan c’era Leonardo, attuale tecnico dell’Inter.
«Con Leonardo infatti quando ci siamo incontrati non abbiamo parlato di calcio, ma ci siamo confrontati sulla base della sua precedente esperienza in Fondazione Milan. Gli ho confidato delle grandi emozioni che sto vivendo in questo nuovo ruolo in Inter Campus e dei tanti viaggi che faccio per far conoscere e ampliare sempre più il nostro progetto».
Quali sono le ultime vittorie importanti di Inter Campus?
«Anche solo riuscire a regalare un sorriso ad un bambino per noi rappresenta un successo. A volte una nostra partita ha anticipato la cessazione di un conflitto o comunque è servita a creare un momento di pace. In Terra Santa siamo riusciti a far giocare insieme ragazzini palestinesi e israeliani. È stata la conferma che spesso gli adulti sono “inquinati”, mentre ai bambini basta un pallone e una maglia dell’Inter per sentirsi parte integrante di uno stesso mondo».
Parole da campione e di chi è entrato in profondità nel mondo dei più piccoli.
«La mia prima regola è sempre stata: mai negare una foto o un autografo a un bambino quando lo chiede. Ai loro occhi noi calciatori siamo degli esempi e allora se gli rifiuti un gesto così semplice, non solo gli fai del male, ma in quello stesso istante crolla anche la bella immagine dell’eroe che si era fatta di te».
Chi è stato il maestro di Francesco Toldo?
«Giancarlo Caporello, un uomo fantastico che a Montebelluna ha tirato su una marea di ragazzi. Ricordo ancora le sue Superga bucate… Un giorno gli dico, ma scusa Giancarlo, perché non te ne compri un paio nuove? E lui: “Vedi Francesco, io senza queste come faccio a metterti la palla sotto l’incrocio?”. Mi aveva appena insegnato che cos’è l’umiltà: accontentarsi di quello che hai e cercare di migliorarti con un approccio positivo nello sport come nella vita».
Un approccio che nel nostro calcio stressato spesso non si avverte.
«È vero. E così capita di rimanere spiazzati quando prima e dopo una finale del Mondiale per club vedi in uno spogliatoio venti giocatori congolesi (quelli del Mazembe) che cantano felici, anche se hanno perso. Da noi bastano due sconfitte di fila per gridare al dramma».
Da noi si dice anche che il calcio è in crisi perché ci sono troppi stranieri.
«Gli 11 stranieri in campo dell’Inter non sono uno scandalo e tanto meno rubano il posto ai nostri giovani, ma vanno visti invece come 11 mondi che si confrontano tutti i giorni. I miei compagni di squadra mi hanno sempre arricchito con le loro storie che arrivano dalla Romania fino al Camerun, passando per l’America latina. E poi, se gli italiani sono bravi, a gioco lungo si può star certi che il loro spazio lo trovano. In caso contrario, vuol dire che il campo, l’unico giudice del talento, ha selezionato il migliore».
E il talento in porta come si seleziona?
«Il grande portiere deve essere stravagante, un po’ sbruffone, lunatico e possedere la giusta dose di sana pazzia che lo aiuti a superare le situazioni più delicate».
Ha fatto un identikit assai distante dal suo idolo Dino Zoff che poi ha ritrovato come ct in Nazionale. Cosa ha pensato quando si dimise per le critiche ricevute dal premier Berlusconi?
«L’ho ammirato. Quella è stata la scelta che può fare solo un uomo libero, che se ne frega dei soldi, perché il rispetto e la dignità non hanno prezzo. Ma pochi arrivano a tanto. Dopo Zoff comunque l’ha fatto anche Leonardo...».
C’è stato un momento che tra lei e Gigi Buffon si era creato un “duello” sportivo, tipo Bartali-Coppi.
«Tra me e Gigi mai stata rivalità, perché prima che due campioni siamo due brave persone. Tra i portieri della Nazionale poi c’è sempre stata complicità. Mai digerito il ritiro, anzi sarei per l’abolizione, ma ci tornerei solo per rivivere certe notti con Angelo Peruzzi: anche alla vigilia di una sfida importante si rideva come dei pazzi fino all’alba».
Possiamo dire che il suo più grande rimpianto in azzurro è stata la finale persa al golden-gol con la Francia, agli Europei del 2000?
«No perché grazie a quegli Europei ancora oggi tutti si ricordano di Toldo e dei rigori parati nella semifinale con l’Olanda. E poi la sconfitta con la Francia mi ha insegnato una cosa molto importante che vorrei inculcare ai giovani: smettere di considerare il primo un fenomeno e il secondo classificato come un povero asino. Per cambiare questa deformazione mentale il calcio dovrebbe andare a prendere lezione dagli altri sport».
Il calcio, vista la pagina nera di Calciopoli, dovrebbe prendere anche lezioni di trasparenza.
«Dove ci sono grandi interessi economici si insinua il malaffare e il calcio non è esentato. In quegli anni di Calciopoli ho provato una sensazione di impotenza. La legge del campo non era più rispettata, ma veniva costantemente sopraffatta da forze esterne. Una volta scoperte e allontanate quelle, ho capito che era giusto restare all’Inter. Ripristinando la legge del campo questa squadra non poteva che vincere tutto, come è stato. E come sarà...».
Inter ancora superiore, anche al Milan?
«Leonardo ha riportato quell’energia e quella convinzione dell’Inter di Mourinho. E contro quella, diventa durissima per tutti, specie in Italia».
Altre notizie - Focus
Altre notizie
- 00:05 Open VAR: "Mano Dumfries? Corretta la lettura di Doveri, braccio in sagoma"
- 00:00 Qualcuno dovrebbe forse tifare Inter... Miami
- 23:50 Milan, Conceicao: "Non è un momento facile, l'unica strada è lavorare con orgoglio"
- 23:45 Milan, Gabbia: "Mancano undici partite, dobbiamo dare tutto. Vogliamo chiudere al meglio"
- 23:30 Lazio, Baroni: "Vittoria fondamentale a San Siro, dovevamo chiudere con più gol il primo tempo"
- 23:16 videoL'Empoli ci crede, ma il Genoa lo riprende: finisce 1-1 al Ferraris. Gol e highlights
- 23:02 videoLa Roma di Ranieri non si ferma, Como rimontato all'Olimpico: finisce 2-1. Gli highlights
- 22:48 Finale assurdo a San Siro, un rigore di Pedro al 95esimo condanna il Milan: finisce 2-1. Rossoneri al nono posto
- 22:34 Da Dimarco a Dimarco: l'Inter torna a segnare su punizione diretta due anni e mezzo dopo
- 22:20 Ranieri fa risorgere la Roma: dal suo arrivo solo Inter e Napoli hanno fatto più punti
- 22:06 videoSuper-Orsolini ribalta il Cagliari, il Bologna vola: 2-1 al Dall'Ara. Gli highlights
- 21:52 Budel non ha dubbi: "Scudetto, dico Napoli. L'Inter ora non ha più margine di errore"
- 21:38 La convinzione di Vieri: "Inter ha una grandissima rosa, Inzaghi può contare sulle rotazioni"
- 21:25 A Rotterdam come? La difesa a 4 è quasi obbligatoria, ma se tornasse il trequartista?
- 21:15 Sky - Sommer ha lavorato per il primo giorno con il tutore: potrebbe tornare per il ritorno di Champions
- 21:10 Bianchi promuove Pio Esposito: "Sta facendo bene, lui e Shpendi ottimi profili"
- 20:55 Ferrara: "Scudetto, Napoli squadra viva. Ha recuperato 14 punti da situazione di svantaggio"
- 20:41 Napoli, carica Politano: "Un punto ripreso, un altro da riprendere. Ci crediamo"
- 20:27 Milan, Furlani: "Bilancio decisamente insufficiente nonostante la Supercoppa, dobbiamo chiudere la stagione con onore"
- 20:13 Costacurta si chiede: "Cos'è successo all'Inter del secondo tempo del Maradona?"
- 19:58 Roma ok in rimonta: Saelemaekers e Dovbyk piegano un Como combattivo all'Olimpico
- 19:44 Monza, Nesta: "L'approccio alla partita non è negoziabile. E ai nuovi devo spiegare delle cose"
- 19:31 videoMonza sempre più giù, il Torino è corsaro in Brianza: gli highlights
- 19:16 Akinsanmiro assist, ma alla Sampdoria non basta per vincere: contro il Bari è 1-1
- 19:02 Aleksander Stankovic salva il Lucerna all'89esimo: suo il gol del 2-2 contro l'Yverdon
- 18:48 Sartori (Football Benchmark): "Proprietà straniere aiutano il calcio. Ma senza investimenti italiani non c'è passione"
- 18:33 Pepo Martinez: "A Napoli una dura battaglia. Non finisce qui, guardiamo avanti"
- 18:19 Ancelotti: "Solo l'Inter avanti in Champions League, mi spiace per le altre italiane"
- 18:04 Pavard ripensa a Napoli-Inter: "Non il risultato che speravamo, ma è importante non perdere"
- 17:50 fcinL'Inter ha chiesto informazioni al Genoa per De Winter: c'è un prezzo. A gennaio poteva essere rossonero
- 17:37 Ludi, ds Como: "Fabregas sarà protagonista del grande calcio europeo, ma ora ha un contratto qui"
- 17:23 Folle 2-2 a Zagabria tra Dinamo e Hajduk Spalato. Sucic in campo per oltre 70 minuti
- 17:09 Amadou Sarr, prima gioia tra i professionisti: suo il gol del Foggia nel pari di Catania
- 16:55 Orsolini ribalta il Cagliari, il Bologna continua il volo. Compleanno amaro per Silvestri a Marassi
- 16:41 Youth League, il Bayern Monaco presenta l'Inter: "Spinaccè il più pericoloso, ma davanti avrà Klanac"
- 16:26 Feyenoord contro l'Inter per esorcizzare l'incubo: ultime eliminazioni in Europa sempre con un'italiana
- 16:13 Calhanoglu a parte, ma per lui nessuna apprensione. Domani esami per Dimarco
- 15:59 Primo gol col Toro sotto gli occhi del CT Spalletti, Casadei: "Non sapevo fosse qui. Segnare è sempre bello ma..."
- 15:44 Bergomi risponde a Bastoni e sprona l'Inter: "Non molliamo. Nelle difficoltà avete dimostrato di essere squadra"
- 15:29 De Vrij torna a casa: il difensore dell'Inter ritrova il Feyenoord, club dove è cresciuto
- 15:15 L'Inter torna nei Paesi Bassi, tra ricordi dolci e amari. Proprio a Rotterdam il primo precedente
- 15:00 fcinInter, operazione domani: emissari nerazzurri a Marassi per Genoa-Empoli, in 3 sotto osservazione
- 14:47 Napoli, Billing: "Abbiamo la mentalità di Conte. Se continuiamo a spingere forte possiamo fare grandi cose"
- 14:33 Il mercato di gennaio lancia il Torino: Monza battuto 2-0, primo gol in A per Casadei
- 14:18 Biglia: "Il calcio di Baroni? Arrivare alla Lazio dopo Inzaghi e Sarri non è semplice"
- 14:03 Juve, Thiago Motta: "Sento la fiducia di società e giocatori. Accorciare la classifica? Vogliamo sempre vincere"
- 13:48 Parma, Chivu dopo la sconfitta: "Riparto dal secondo tempo e dalla reazione della squadra"
- 13:34 Kallon: "All'Inter trattato come un figlio, ma che delusioni nel 2002 e nel 2003..."
- 13:19 Napoli, Buongiorno: "Felice per la prestazione di tutti. Giocando come con l'Inter, le vittorie e i gol arriveranno"
- 13:04 Udinese, Padelli torna titolare dopo tre anni: "Vuol dire che mi alleno bene e che ancora ci tengo"
- 12:49 Monza, Nesta pensa alle sfide contro Torino e Inter: "Ci sono ancora punti importanti"
- 12:34 Monza, prima dell'Inter c'è il Torino: esordio da titolare di Palacios sotto la gestione Nesta
- 12:20 Dumfries: "Occasione persa? Penso di no e vi spiego perché. Abbiamo bisogno di Lautaro, negli scontri diretti..."
- 12:05 Repubblica - Pareggio tra Inter e Napoli, al Maradona lo stesso risultato di San Siro: l'equilibrio ha basi molto solide
- 11:51 Feyenoord, Van Persie spera nel recupero di Ueda per l'Inter: "Aspettiamo lunedì"
- 11:37 Condò: "Conte arresta l'emorragia, Inzaghi stenta con i cerotti. I numeri confermano che..."
- 11:22 Napoli-Inter - Il duello Acerbi-Lukaku, Lobotka tuttocampista, il cambio modulo di Inzaghi in corsa
- 11:08 TS - Pari tra Napoli e Inter, l'Atalanta si blocca: lo scudetto resta sospeso
- 10:53 Pareggio anche per il Feyenoord: la squadra di Van Persie non va oltre lo 0-0 casalingo contro il Nijmegen
- 10:39 TS - Infortuni Inter: oggi verranno valutate le condizioni di Dimarco e Calhanoglu. Sommer ha un obiettivo per il rientro
- 10:25 Napoli-Inter, Calvarese boccia Doveri: "Fischia e ammonisce poco. Troppi errori, anche nelle due aree"
- 10:10 Pagelle TS - Bastoni e Dimarco da 7, Correa è un ectoplasma e si prende un 4,5
- 09:55 CdS - Emergenza sulle fasce: a Inzaghi resta solo Dumfries
- 09:41 Pagelle CdS - Thuram e Lautaro in ombra, Dimarco è il migliore
- 09:27 Moviola CdS - Doveri "dimentica" i cartellini. McTominay su Dumfries: era rigore
- 09:13 Capello: "Inter e Napoli: un pari che fa bene a entrambe. Nerazzurri in affanno e in emergenza, i cambi di Inzaghi non mi hanno convinto"
- 08:59 GdS - Dimarco, gol e dolori: Inzaghi spera di averlo in Champions
- 08:45 Pagelle GdS - Bastoni e Dimarco i migliori. I bocciati sono una marea
- 08:30 Moviola GdS - Manca un rigore per l'Inter. Braccio di Dumfries nella figura: nulla
- 08:16 GdS - Inter col fiatone: Inzaghi indenne ma con poca lucidità. E continua l'emergenza