Per celebrare la straordinaria grandezza tecnica di Francesco Totti, che ieri contro il Chievo Verona ha tagliato il traguardo delle 600 presenze in Serie A, iI Messaggero ha intervistato Roberto Mancini, grande numero 10 del passato. Ecco le parole del tecnico jesino sul capitano giallorosso: 

Totti determinante quest'anno se lo aspettava?
"Anche fra 10 anni Totti avrà la stessa qualità tecnica. Ciò che ha realizzato appartiene ad un campione di un’altra categoria".

Gli assist più belli di Totti in carriera
"Ne ha fatti talmente tanti che risulta difficile evidenziarne uno solo. Quello che sta facendo adesso, alla sua età, appartiene solo ad un grande campione. Può giocare anche da fermo".

L'importanza del numero 10
"Perché il numero 10 è il giocatore con più qualità e tecnica, in grado di trascinare il tifoso. E’ colui che costruisce l’azione, talvolta la finalizza o che mette in porta l'attaccante. Quello che ha i piedi migliori degli altri".

Evoluzione del numero 10
"Non credo ci sarà, rimarrà sempre il numero 10. Magari in alcuni momenti si potrà giocare con la mezzapunta classica, come Totti, a volte il numero 10 farà invece la seconda punta come spesso avviene nelle squadre alla ricerca di maggiore equilibrio. Però è chiaro che se la squadra dispone di un grande giocatore, di un numero 10, oltre ad avere due grandi attaccanti, credo abbia già una straordinaria base di partenza. Basta vedere il Barcellona con Neymar, Suarez e Messi, che può essere un numero 10: con giocatori di questa qualità e di classe si parte sempre dall' 1-0".

Le sarebbe piaciuto allenare Totti? 
"Io ho avuto la possibilità, anche se lui era giovane, di giocarci contro e, come ho sempre detto fin dai tempi del suo debutto, è sicuramente il calciatore che mi somigliava di più per qualità, movimenti, gesti tecnici e per la rapida intuizione dello sviluppo della manovra. Mi fa molto piacere che Totti ancora oggi possa fare la differenza in Serie A". .

Rinnovo di contratto, sì o no? 
"Credo che sia doveroso e giusto: ha dedicato tutta la sua vita alla maglia giallorossa. Non conosco la vicenda ma parliamo di un giocatore che poteva andare via in qualsiasi momento. Avrebbe potuto giocare nei più grandi club e se è rimasto tutta la vita a Roma, penso che con qualsiasi presidente e allenatore ci sia alla Roma, Totti debba rimanere il simbolo di questa squadra". 

Sezione: Focus / Data: Lun 09 maggio 2016 alle 10:58
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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