Chivu è stato scelto anche per la possibilità di dare una continuità tattica rispetto alla difesa a tre prima di Conte e poi di Inzaghi negli ultimi sei anni. Come ricorda la Gazzetta dello Sport, il tecnico romeno è stato forgiato da giocatore da allenatori come Capello, Spalletti e Mourinho, anche se l'impronta principale resta quella della scuola dell'Ajax, dove il romeno è cresciuto fino a fare il salto nel calcio che conta.

A Parma, arrivando in corso d'opera, Chivu ha salvato la squadra mettendo mano prima di tutto alla fase difensiva, confermando un'attitudine tutt'altro che da sprovveduto nonostante fin lì avesse allenato solo i giovani dell'Inter. "Lo schema usato in Emilia ricalca quello impresso nella pietra di Appiano da Inzaghi e prima ancora da Conte: impossibile non partire ancora dal 3-5-2, Cristian ha già deciso la via della continuità anche perché conosce la rosa per averla spesso osservata dal vivo negli allenamenti di Simone - si legge -. L’uso degli esterni, invece, potrebbe variare rispetto al recente passato: quelli parmigiani, Valeri e Del Prato, avevano consegne soprattutto difensive, con Dimarco e Dumfries è tutt’altra vita. Finora ha praticato più fisicità e atletismo che tecnica, più pressione e riconquista palla che costruzione dal basso: la sfida, semmai, è affinare la proposta offensiva come necessita una squadra arrivata a giocarsi la Champions".

Il tutto senza dimenticare un obiettivo fondamentale: la valorizzazione di qualche giovane che farà parte della rosa in modo da svecchiare il gruppo. A Parma, ad esempio, è esploso Leoni e a Milano ha saputo lanciare gente del calibro di Casadei e Fabbian. Negli Stati Uniti avrà con sé pure Pio Esposito, atteso come fosse un nuovo acquisto dopo l'ottimo anno a La Spezia: è stato proprio il tecnico romeno a lanciarlo sotto età, da capitano e senza paura.
 

Sezione: Focus / Data: Ven 06 giugno 2025 alle 08:42 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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