Autore del terzo e definitivo gol che sigillò il trionfo dell'Argentina nella finale Mondiale del 1978 in casa, Daniel Bertoni ora ovviamente spera che la Nazionale del suo Paese replichi quell'impresa nei prossimi sei giorni: "Sentiamo qualcosa di speciale nell’aria qatariota... - le sue parole alla Gazzetta dello Sport - Beh, penso che lo si capisca anche vedendo giocare da fuori la Selección. C’è un entusiasmo cresciuto un po’ alla volta attorno a tutta la squadra, non soltanto Messi: crediamo tutti che possa essere la volta buona, ma guai a pensare che sia fatta. C’è ancora moltissimo da fare, la Croazia è dura e molto organizzata". 

In vista della finale l'Albiceleste, potrà contare su un Lautaro Martinez rigenerato dal rigore trasformato contro l'Olanda: "Quel pallone pesava tantissimo e lui ha mostrato carattere. È un goleador nato, vive di reti: a volte la palla non entra, ma poi quando salta il tappo tutto viene da sé... Spero che anche stavolta sia così. Sarà utile, anche se la presenza di Julian Alvarez è importante proprio per il modo di giocare della squadra. Qualcuno ha detto, che per il modo di muoversi su tutto il fronte, Julian è “il Bertoni del 2022”: la definizione mi piace". 

Sezione: Focus / Data: Lun 12 dicembre 2022 alle 08:45
Autore: Mattia Zangari / Twitter: @mattia_zangari
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