Da giocatore era un difensore affidabile, abituato a sgroppare sulla fascia. Col vizio del gol e una parola buona per ogni compagno di squadra. All’Inter Jocelyn Angloma ha giocato solo una stagione, facendosi però più che ben volere dai tifosi nerazzurri. Oggi, in esclusiva per FcInterNews, l’ex atleta apre l’album dei ricordi.

Partiamo d’attualità. Di cosa si occupa oggi?
“Sono il Ct della Guadalupa, la mia Nazione natia. E alleno anche i ragazzini di 14/15 anni, cercando di scoprire giovane talenti per la Federazione Francese. Marcus Coco del Nantes ne è un esempio”.

Se le dico Inter, quale è la prima cosa che le viene in mente?
“Il Presidente, Massimo Moratti. Nutro tantissima stima per l’uomo e per come interpretava il ruolo di numero uno del club. Amava la sua squadra. Mi piaceva davvero tanto. Poi devo dire che noi eravamo una squadra molto forte, con atleti di livello Internazionale. Peccato non aver vinto nulla”.

Lei comunque era il terzino titolare. Perché se ne andò?
“Simoni, alla cui famiglia mando un sincero abbraccio, avrebbe dovuto valutarmi. Io avevo 32 anni e non potevo permetterlo. Ricevetti l’offerta del Valencia e così decisi di accettarla. Andò bene, restai in Spagna cinque anni”.

In quella stagione perdeste la finalissima di Coppa Uefa ai rigori. Concludeste al terzo posto il campionato e veniste eliminati pure in Coppa Italia. Cosa mancò per conquistare un trofeo?
“Beh, intanto l’Inter l’anno successivo si rifece e vinse la Coppa. Penso che noi non credemmo sino in fondo nella possibilità di vincere. Avevamo una squadra che avrebbe potuto vincere tutto. Con lo Schalke 04 fummo anche sfortunati, ma avremmo dovuto vincere prima di arrivare ai tiri dal dischetto. Eravamo più forti dei tedeschi, ma i rigori non perdonano, che peccato”.

Lei nel ’95, quando militava nel Torino, in una partita contro l’Atalanta, venne espulso senza aver fatto nulla. La sanzione doveva essere comminata a Falcone. Poi la tv la scagionò. Con la tecnologia in campo niente di tutto questo sarebbe stato possibile.
“Adesso si può sbagliare, ma non così tanto. Con il Var le cose sono più chiare. Può essere una buona cosa per alcuni, per altri no”.

Di quegli anni, visto il calcio di rigore non concesso a Ronaldo nel ’98, e quanto emerso poi successivamente con Calciopoli e le relative sentenze, i tifosi dell’Inter (e alcuni ex giocatori) continuano a lamentarsi, sottolineando favoritismi per la Juventus.
“Diciamo che i bianconeri, che vinsero il campionato quando ero in forza dei nerazzurri, furono bravi e disputarono un buon torneo. Poi sa, anche io successivamente ho sentito quello di cui lei parla. Chi lo sa, può essere. Abbiamo visto tutti cosa sia successo negli anni a venire (si riferisce a Calciopoli, NDR) con vittorie che potrebbero essere definite comprate. Sono venute a galle tante cose, quindi credo che qualcosa potrebbe essere vero…”.

Ha continuato a seguire la Serie A e la Champions?
“Certo che sì, in particolare l’Inter. I nerazzurri hanno toccato la vetta con il Triplete di Mourinho. Poi negli anni più recenti è stata più dura, ma l’Inter resta pur sempre l’Inter”.

E cosa pensa della squadra attuale?
“I giocatori ci sono. Ma non mi piace molto il gioco proposto da Conte. In questo momento prendono troppi gol e questo sicuramente non è valutato positivamente dal mister. Possono fare meglio e segnare anche di più”.

Chiudiamo con un aneddoto di quando lei giocava nell’Inter. C’è qualcosa di particolare che ricorda con piacere non legato al campo?
“Ci sono tanti episodi belli. Ma le racconto del mio amico Nicola Berti, che tra l’altro è venuto pure qui in Guadalupa a trovarmi e con il quale ci sentiamo tutt'ora. A lui piaceva molto fare festa. E come dargli torto? Pure a me piaceva divertimenti, eccome. Viveva in un attico dal quale si vedeva perfettamente il Duomo. A volte, dopo le serate e le passerelle, e quindi sempre successivamente alle partite e mai prima di scendere in campo, si finiva da lui proprio per fare festa. Milano è Milano, una bella città, viva. Con personaggi famosi e le top model. Nicola era ed è un ragazzo d’oro. E con lui la serata era sempre, come si può dire…una bomba!!! (ride, NDR)”.

Sezione: Esclusive / Data: Ven 06 novembre 2020 alle 20:23
Autore: Simone Togna / Twitter: @SimoneTogna
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