Minimo sforzo, massimo risultato, con il fattore Ph l’Inter vestita di rosso continua a volare e si permette espugnare anche Belgrado. P come i gol di Palacio, H come le parate di Handanovic. Stramaccioni mette così in cascina la decima vittoria consecutiva, la decima perla stagionale in trasferta, 10 su 10 lontano da San Siro, anche senza difesa a 3, disarmata dal doppio infortunio di Samuel e Ranocchia, e con Milito e Cassano in fresco in vista della difficile sfida di domenica con l’Atalanta.

A Belgrado all’inizio Stramaccioni decide di risparmiare qualche minuto anche a Rodrigo Palacio, optando per un 4-1-4-1 molto coperto, con Livaja unica punta e tutto il tridente dei sogni a riposare in panchina dopo l’impresa di Torino. Al 13esimo minuto l’infortunio di Mudingay, il secondo della stagione, costringe Strama a mandare in campo Gargano, che avrebbe tenuto volentieri in panchina.

Nel primo tempo l’Inter gestisce con il possesso palla la partita, facendo anche capire che un comodo pareggio non sarebbe neanche poi così male dal momento che basterebbe anche solo un punticino per passare ai sedicesimi di finale.

Il Partizan prova a fare la partita ma sbatte la testa contro un muro sloveno insormontabile, Samir Handanovic. Terminator non fa passare neanche uno spillo nella sua porta, vola da un palo all’altro, salva con un doppio miracolo su Ivanov, riuscendo a mascherare anche qualche errore della sua retroguardia, dove continua a non brillare Matias Silvestre, ancora macchinoso, lontanissimo da quello che ci si aspettava al momento del suo acquisto dal Palermo. Pensare che con il Boca Juniors ha vinto 2 coppe Libertadores non fa che aumentare i dubbi sull’unico argentino che non riesce ad ambientarsi nell’Inter.

Segnali positivi arrivano invece da Jonathan che lontano da San Siro riesce evidentemente a giocare un po’ più tranquillo rispetto alle ultime deludenti prove dell’ex Santos al Meazza.

L’ingresso di Palacio nella ripresa, al posto di Nagatomo, è la dimostrazione che adesso che ci ha preso gusto Stramaccioni non vuole più smettere di vincere. E infatti, grazie a un prezioso assist di Guarin, dopo solo 3 minuti El Trenza si permette il lusso di segnare con un colpo di petto il suo settimo gol stagionale, poi raddoppia con uno scatto in verticale a tutto motore al 75esimo, chiudendo tutti i giochi.

Nel finale Stramaccioni prova anche la difesa a 3  arretrando Cambiasso dietro con Silvestre e JJ, poi nell’ultimo quarto d’ora fa fare il tagliando a Cassano che entra e manda in gol un Guarin che continua a crescere. Con le parate di Handanovic, che al 90esimo lascia il gol della bandiera al Partizan, e le reti di Palacio, due autentici colpi di mercato (complimenti a Branca e Ausilio), l’Inter continua a volare. Strama gongola e si gode la qualificazione ai sedicesimi di Europa League con il suo Ph in rosso, con già in testa l’Atalanta.

Sezione: Editoriale / Data: Ven 09 novembre 2012 alle 00:00
Autore: Marco Barzaghi / Twitter: @marcobarzaghi
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