“Mentre parliamo il tempo sarà già fuggito, come se ci odiasse: cogli l'attimo, confidando il meno possibile nel domani”.
Un attimo che si prolunga e che oscilla tra l’Inter, Lucas e il San Paolo. Per certi versi aveva ragione Orazio, che non è Moratti: se il presidente avesse agito seguendo uno dei passi più celebri delle Odi del poeta latino, chissà ora Lucas sarebbe già il nuovo pilastro nerazzurro. In ballo, però, non c’è il semplice godimento di avere in squadra uno dei talenti più promettenti del calcio mondiale. Da una parte la certezza di poter mettere a segno il gran colpo, dall’altra i dubbi che accompagnano queste ore, fatte di accordi, spifferi e smentite. Mentre le altre concorrenti rimangono ferme a guardare, pronte a riappropriarsi di quell’attimo fuggente, il futuro rimane incerto.

L’Inter insegue Lucas da molto tempo. L’asso verdeoro è sempre stato l’obiettivo numero uno dei viaggi in Brasile di Ausilio e Branca, che in questi mesi hanno tessuto una fitta trama di relazioni con l’entourage del giocatore e con la stessa dirigenza paulista, disponibile ora a cedere. E finalmente un principio d’accordo è stato raggiunto, grazie all’ultima delle missioni brasiliane svolte dal direttore dell’area tecnica nerazzurra. Non saranno i 25 milioni più i bonus, come all’inizio si credeva, ad accontentare le richieste del club. Servirebbe quindi un ulteriore sforzo da parte dell’Inter e di Moratti, che adesso ha in mano il sì del giocatore e può contare su un rapporto cordiale che è riuscito a creare Marco Branca con lo stesso presidente Juvencio.

Un ruolo cruciale quello svolto anche da Lucas e dai suoi agenti, che negli ultimi giorni hanno spinto fortissimo convincendo gli alti piani societari. Il rifiuto ai 32 milioni offerti dal Manchester United era l’ultimo segnale di speranza di poter trattenere un giocatore che ha fame d’Europa. L’entourage di Lucas ha prontamente reagito: niente rinnovo, qualunque sia la cifra, sì invece all’opportunità di indossare la maglia di un grande club europeo. E l’Inter è sempre stata lì: forte adesso dell’intesa con i procuratori, è volata in Brasile con il mare in tempesta tra giocatore e società. Branca torna in Italia portando una ventata di ottimismo, nonostante il San Paolo sembri non disposto a chiudere per meno di 35 milioni. Tuttavia la sensazione è che manchi pochissimo allo step decisivo. Una soluzione che verrebbe trovata in medium tra la domanda e l’offerta: 32 milioni (compresi i bonus), a cui potrebbe aggiungersi una gara amichevole a cementificare i rapporti fra i due club.

L’analisi conclusiva spetta però soltanto al presidente Moratti. Si rischia infatti di salire a cifre che potrebbero far saltare alcuni degli acquisti pianificati in altri reparti. Un investimento grossissimo in tempi in cui la priorità spetta al bilancio. Ma l’occasione è di quelle uniche, lo sa bene il patron che, qualora decidesse di andare incontro alla richiesta del San Paolo, chiederebbe un altro aiuto alla Pirelli, storico partner dei nerazzurri che penserebbe a fare di Lucas il testimonial per una campagna in Sudamerica. Mentre dall’Inghilterra è atteso un rilancio da parte del Manchester United e il Real di Mourinho rimane all’ombra e può provare a reinserirsi, in Francia il PSG pianifica l’affondo con la proposta di acquisire Lucas solo a partire dal prossimo dicembre: l’offerta, se confermata, incontrerebbe le preferenze del San Paolo. Intanto il tempo fugge e l’attimo gioca in favore dell’Inter. Carpe diem, direbbe Orazio…

Twitter: @DaniAlfieri

Sezione: Editoriale / Data: Dom 05 agosto 2012 alle 00:01
Autore: Daniele Alfieri
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