Un'Inter che sembra voler seguire l'esempio recente del Napoli. Soprattutto, Piero Ausilio che pare essere diventato il Cristiano Giuntoli di un anno fa. La rivoluzione che sta portando avanti il diesse nerazzurro in questa sessione di mercato ricalca in più parti quella degli azzurri di 12 mesi fa, con i risultati che poi tutti sappiamo.

A salutare Appiano sono stati senatori e non solo: via addirittura i tre portieri (Onana, Handanovic e Cordaz), Skriniar, D'Ambrosio, Brozovic, Gagliardini, Lukaku e Dzeko. Parliamo di gente che aveva messo le radici nella Milano nerazzurro, l'anima della squadra ormai da anni. Se si esclude l'attaccante belga, parliamo sempre di addii voluti o comunque non ostacolati dalla società. Al contempo, ecco Bisseck, Cuadrado, Frattesi, Thuram. E forse le tre 'S': Sommer, Samardzic e Scamacca

Proprio questi ultimi due sono i nomi più caldi per il mercato nerazzurro. Due accelerate in direzione Udine e Londra per regalare a Inzaghi giocatori di grande qualità, giovani e sui quali fa fatto un lavoro di cesellatura adeguato. Rimpiazzare chi non c'è più non sarà semplice per i nuovi, sia per ragioni di esperienza che di impatto ambientale. Ma è una sfida sicuramente stimolante per ambo le parti, club e giocatori.

Anche con le tre 'S' a Milano, peraltro, l'opera di restyling non sarebbe ancora completa: all'appello mancherebbero ancora un altro portiere (a meno che non si voglia trattenere Stankovic) e un altro difensore, al netto della possibile partenza di Correa che aprirebbe nuovi scenari anche per l'attacco. Insomma, il lavoro di Ausilio non termina certamente a inizio agosto: le premesse sembrano buone, ora non resta che sperare che anche il risultato finale ricalchi quello del Napoli di Giuntoli.

Sezione: Editoriale / Data: Mar 01 agosto 2023 alle 00:00
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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