Manca poco meno di un mese all'inizio del mercato invernale. Mazzarri non ne parla, saggiamente, sa che l'attenzione deve restare al campo, lo definisce ancora uno scenario lontano. Così non è: il tecnico ha già discusso con i dirigenti nerazzurri riguardo alle sua necessità e si stanno già scandagliando nomi in giro per l'Europa per cercare l'affare giusto.

Un esterno e un attaccante (più una seconda punta), magari anche un centrocampista i profili richiesti. 
Affari, perché a gennaio servirà fare un mercato intelligente. A meno di sorprese clamorose, non verrà investita una cifra folle. Non arriveranno top player, se non in prestito (e la strada è in salita). La parola d'ordine è autofinanziarsi: vendere e poi comprare, poi sarà Thohir a decidere se fare un regalo o meno al tecnico.

Così, prima di fare nomi in entrata, in casa Inter si sta cercando una sistemazione agli esuberi. Thohir ha chiarito il concetto: "Nainggolan? Sì, sarebbe bello, ma abbiamo già 5 centrocampisti". Prima si cede, poi si inserisce. Saranno giocatori sì funzionali, ma che potranno trovare spazio. Nessun investimento per giocatori che scaldano la panchina (come è stato fatto negli ultimi anni). 

Così si aspettano offerte per Alvaro Pereira, che ha fallito sin qui quasi ogni chance ed ha già la valigia pronta. La volontà del giocatore sarebbe quella di restare e dimostrare all'ambiente Inter che si sbaglia, ma la sensazione è che i bonus siano finiti. Si parla di Wolfsburg, di Cska, interessamenti e poco più. L'offerta in Corso Vittorio Emanuele non è ancora arrivata, soprattutto quella che vorrebbe l'Inter, spaventata da una minusvalenza eccessiva. Ci potrebbe riprovare il Tottenham, che in estate lo aveva chiesto, ma poi non è riuscito a liberare spazio per l'uruguaiano. Nel caso in cui si aprisse la possibilità di un innesto nel ruolo, Mazzarri apprezza da tempo Criscito (anche duttile). Dietro gli altri, con Bernat, Ansaldi e Insua monitorati. In coda Kolarov, che tornerebbe di corsa in Serie A, ma che il City per ora non vende e con uno stipendio assolutamente fuori portata.

In mezzo al campo gli spazi che si potrebbero liberare sono tre. Non si tratta di Kovacic, per il quale non c'è alcuna caso o possibilità di partenza, al momento, ma solo l'insoddisfazione per non aver ancora reso come dovrebbe e potrebbe un talento come lui. 

Piuttosto Kuzmanovic non sta trovando lo spazio che vorrebbe e medita di lasciare, dopo aver rifiutato più di una soluzione in estate. La Bundesliga non lo ha dimenticato, come ci sono stati dei sondaggi dalla Premier (dove il serbo poteva andare ad agosto e prima di sbarcare a Milano il gennaio scorso). L'idea Roma, magari in cambio di Marquinho, è solo una voce, nulla di concreto ad oggi. Il serbo è arrivato a zero e la sua cessione porterebbe anche una plusvalenza importante per il bilancio.

Mudingayi, nonostante la buona prova in Coppa Italia, non è ancora certo di restare, per quando abbia più chance di Kuz. Allora giusto guardarsi attorno, con Torino, Fiorentina, Genoa e Cardiff interessate. La decisione verrà presa solo a gennaio, valutando come si evolverà la situazione di Fernando e Jucilei, possibili affari low cost grazie al contratto in scadenza. Nainggolan resta il sogno, ma ci sarà da battere la concorrenza della Juve e forse si dovrà aspettare l'estate, nella speranza che nessuno lo scippi prima.

Discorso a parte per Olsen, giovane dalle grandi qualità e che dovrebbe partire per andare a fare esperienza in provincia, magari in Serie B, dove potrebbe crescere 6 mesi prima di ripresentarsi agli ordini di Mazzarri. 

L'attacco è ancora un rebus. L'innesto può arrivare, ma dipenderà molto dalle condizioni di Milito e Icardi. Il Principe deve smaltire, questa volta con grande cautela e calma, il problema muscolare che lo ha colpito due mesi fa. Icardi invece sarà il vero acquisto dell'Inter 2014. L'operazione all'ingune è stato uno stop inatteso per un giovane che aveva fatto benissimo in avvio di stagione. Belfodil può partire in prestito per crescere. Allora occhi anche su una seconda punta, magari col vizietto del gol. Osvaldo e Dzeko piacciono a Mazzarri, ma saranno idee, forse sogni, per giugno. Lavezzi è un vecchio pallino, un top player scontento a Parigi e in cerca di una vetrina per non perdere il treno Mondiale. Un tentativo per il prestito verrà fatto, ipotesi remota, ma non impossibile. Servirà la volontà del giocatore di raggiungere il tecnico che lo ha lanciato a Napoli. Il Pocho ora attende solo un segnale, o forse più un sms...
 

Sezione: Editoriale / Data: Dom 08 dicembre 2013 alle 00:02
Autore: Luca Pessina / Twitter: @LucaPess90
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