Il giornalista Mario Sconcerti ha analizzato sulle colonne del Corriere della Sera il derby vinto ieri dal Milan in rimonta a San Siro sull'Inter per 1-2.
"Per un’ora è stata l’Inter migliore della stagione, poi si è scomposta, come prosciugata - analizza Sconcerti -. Chi vince nel calcio merita sempre di farlo, che siano suoi i meriti o degli altri. Ma il Milan ha tirato in porta una volta con Tonali da fuori area e ha poi segnato i due gol con Giroud. Nel resto del tempo è stato spesso dominato. È vero che lentamente nella ripresa stava salendo nell’Inter una voglia eccessiva di limitarsi al controllo del gioco, Inzaghi urlava troppe volte la poca necessità di essere ancora frenetici. L’Inter ci ha messo molte volte del suo, l’autolesionismo è la prima causa della sconfitta. Ha cominciato Inzaghi cambiando tre uomini pochi minuti prima della rimonta milanista, Calhanoglu, Lautaro e Perisic, il migliore in campo. Non si cambiano tre uomini su dieci senza spostare molto l’equilibrio di una squadra".
"Forse Inzaghi si sentiva sicuro, Calhanoglu era stato da poco ammonito, forse pensava alle prossime partite, di sicuro ha mescolato una squadra che aveva sotto controllo la partita - spiega -. E subito dopo l’ha persa in pochi attimi. Il Milan ha trovato un tesoro quasi senza muovere la terra. La vera mossa tattica di Pioli, Kessie in avanti a marcare Brozovic, non ha mai cominciato ad esistere. Brozovic dribblava l’avversario e come sempre faceva ripartire l’Inter, Kessie non ha capito il ruolo, ha continuato a girare per un’ora senza recuperare un pallone o entrare nel gioco. Il Milan ha spezzato la sua partita con l’ingresso di Diaz, decisivo per la copertura rapida dei venti metri che dalla metà campo avvicinano l’area degli altri. Nel frattempo Brozovic era scalato in basso a protezione dell’area, e in avanti mancavano già Perisic, Lautaro e Calhanoglu per riaccendere il pericolo".
"L’Inter si è così ricomposta in area ma si è condannata all’aggressione del Milan e a una tensione difensiva nel frattempo subito conquistata - conclude Sconcerti -. Giroud è stato l’esecutore, tra l’altro bellissimo il secondo gol in cui gira da fermo intorno a De Vrij come fosse un avversario dilettante, ma l’Inter stava già scomparendo nel disordine di un gioco perduto. Il migliore del Milan è stato il portiere, ha salvato almeno tre chiare occasioni dell’Inter a inizio gara. Il limite dell’Inter è non aver chiuso la partita. Una partita quasi incredibile ma reale che ora riapre il campionato non solo per il Milan. Senza che se ne sia capito molto più di prima. Le valutazioni restano le stesse".
"Per un’ora è stata l’Inter migliore della stagione, poi si è scomposta, come prosciugata - analizza Sconcerti -. Chi vince nel calcio merita sempre di farlo, che siano suoi i meriti o degli altri. Ma il Milan ha tirato in porta una volta con Tonali da fuori area e ha poi segnato i due gol con Giroud. Nel resto del tempo è stato spesso dominato. È vero che lentamente nella ripresa stava salendo nell’Inter una voglia eccessiva di limitarsi al controllo del gioco, Inzaghi urlava troppe volte la poca necessità di essere ancora frenetici. L’Inter ci ha messo molte volte del suo, l’autolesionismo è la prima causa della sconfitta. Ha cominciato Inzaghi cambiando tre uomini pochi minuti prima della rimonta milanista, Calhanoglu, Lautaro e Perisic, il migliore in campo. Non si cambiano tre uomini su dieci senza spostare molto l’equilibrio di una squadra".
"Forse Inzaghi si sentiva sicuro, Calhanoglu era stato da poco ammonito, forse pensava alle prossime partite, di sicuro ha mescolato una squadra che aveva sotto controllo la partita - spiega -. E subito dopo l’ha persa in pochi attimi. Il Milan ha trovato un tesoro quasi senza muovere la terra. La vera mossa tattica di Pioli, Kessie in avanti a marcare Brozovic, non ha mai cominciato ad esistere. Brozovic dribblava l’avversario e come sempre faceva ripartire l’Inter, Kessie non ha capito il ruolo, ha continuato a girare per un’ora senza recuperare un pallone o entrare nel gioco. Il Milan ha spezzato la sua partita con l’ingresso di Diaz, decisivo per la copertura rapida dei venti metri che dalla metà campo avvicinano l’area degli altri. Nel frattempo Brozovic era scalato in basso a protezione dell’area, e in avanti mancavano già Perisic, Lautaro e Calhanoglu per riaccendere il pericolo".
"L’Inter si è così ricomposta in area ma si è condannata all’aggressione del Milan e a una tensione difensiva nel frattempo subito conquistata - conclude Sconcerti -. Giroud è stato l’esecutore, tra l’altro bellissimo il secondo gol in cui gira da fermo intorno a De Vrij come fosse un avversario dilettante, ma l’Inter stava già scomparendo nel disordine di un gioco perduto. Il migliore del Milan è stato il portiere, ha salvato almeno tre chiare occasioni dell’Inter a inizio gara. Il limite dell’Inter è non aver chiuso la partita. Una partita quasi incredibile ma reale che ora riapre il campionato non solo per il Milan. Senza che se ne sia capito molto più di prima. Le valutazioni restano le stesse".
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