Simone Inzaghi è in difficoltà. "Hai voglia a confermargli la fiducia, la società si aspetta i risultati a stretto giro di posta - spiega la Gazzetta dello Sport -. I dirigenti, anche nelle ultime ore, lo hanno spalleggiato. Anche se qualche uscita pubblica non è piaciuta (eufemismo): della conferenza di venerdì s’è detto ampiamente, pure il riferimento alle coppe vinte anche dopo la partita con la Roma è sembrato fuori luogo ai piani alti. Inzaghi però non è solo, in queste scelte comunicative. In conferenza arriva preparato, i giorni precedenti gli offrono spunti per mandare messaggi interni ed esterni. C’è una figura che lo accompagna, anche da questo punto di vista. Il tecnico si serve dell’aiuto di Sandro Corapi, mental coach già conosciuto nel mondo del calcio, a vari livelli. La collaborazione tra i due va avanti da anni. E anche la conferenza di venerdì - raccontano i bene informati - sarebbe frutto di una scelta comunicativa studiata a tavolino tra i due".

Purtroppo per l'allenatore piacentino, però, il boomerang però era dietro l’angolo. "E pensare che l’aspetto comunicativo era stato uno degli argomenti del vertice con la società del post Udine. Nulla è cambiato, Inzaghi è andato avanti per la propria strada. La testardaggine può essere limite o virtù: il confine è sottile, a volte lo è anche quello tra la vittoria e la sconfitta. Il punto è quando le sconfitte diventano cinque tra campionato e coppe: il pensiero dei tifosi dell’Inter è qui, non ai trofei della scorsa stagione".

Sezione: Rassegna / Data: Lun 03 ottobre 2022 alle 10:34 / Fonte: Gazzetta dello Sport
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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