Il Corriere dello Sport elogia oggi il lavoro dello staff di Simone Inzaghi, " a cui ora spettano meriti e riconoscimenti. La squadra, infatti, sembra in una condizione generale al top proprio ora, tra aprile e maggio. "È stato indovinato il richiamo di preparazione durante la sosta per il Mondiale", sentenzia il quotidiano.

Gli uomini accanti al tecnico sono Fabio Ripert, che lavora con Inzaghi dal 2010, quando iniziò il percorso negli Allievi della Lazio. "A Formello lo chiamavano mister 85 perché aveva un chiodo fisso: mantenere la condizione del gruppo a un livello costante (85%), senza picchi o cedimenti, per dieci mesi. Immobile ha raggiunto l’apice di rendimento in carriera grazie ai consigli di Ripert, specializzato nei carichi di lavoro individuale. Nelle ultime settimane ha gestito lo stato di forma dell’Inter spingendo al massimo gli allenamenti differenziati", racconta il quotidiano, che sottolinea anche come siano ad oggi pochi gli stop muscolari, la cui prevenzione è affidata a Claudio Spicciarello.

Il turnover con minutaggi studiati era diventato un capo d'accusa, invece è diventato la sua forza. Così come la capacità di capire le persone. "Scelse Farris, il suo vice, dopo una chiacchierata alle finali scudetto del campionato Primavera. Empatia immediata", si legge ancora. Per la tattica c'è Mario Cecchi assieme a Riccardo Rocchini dalla tribuna. Come preparatore dei portieri Gianluca Zappalà a cui si è aggiunto Bonaiuti (già all'Inter con Handanovic). Infine il preparatore atletico Andrea Belli, lo staff del match analyst (Lorenzon, Castellani, Toninato, Rustico e Muratore) e Ferruccio Cerasaro, collaboratore tecnico. "Non si è perso una partita in carriera di Inzaghi allenatore dal 2010. Metteva i cinesini per terra al campo Gentili, sulla via Cassia. Collaboratore tecnico. Non si sono mai separati", racconta ancora il quotidiano.

Sezione: Rassegna / Data: Gio 18 maggio 2023 alle 09:48
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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