"Se l’Inter è una grande società saprà adesso quali sono i giocatori da non tenere. Studierà questo momento, ne farà uso. Non per capire la qualità dei giocatori, ma il loro modo di stare in campo, di darsi una mano per uscire da questa poca dignità. Non si parla più di calcio ormai parlando di Inter, mancano i fondamentali, la voglia di correre, di sapersi divertire correndo, farlo in mezzo ad amici. L’Inter non ha niente di questo. È persa e stanca, svogliata, egoista. Gioca aspettando che il tempo passi, non ha nessun interesse. Difficile vedere squadre così rigide e maldestre, dove nessuno aiuta nessuno, si è così pigri che si suda anche a pensare a se stessi". L'analisi, dura, è di Mario Sconcerti che scrive sulle colonne del Corriere della Sera del momento negativo dei nerazzurri. "Questa è inedia, inesistenza. Perché nell’Inter non c’è vita? Qualcuno nell’Inter parli, tenti, si assuma una responsabilità - continua sconcerti -. Il brutto dei cinesi è proprio questo silenzio davanti a tutto, come se una società fosse l’inizio di una monarchia assoluta non di un’impresa. Io non ho più spiegazioni sull’Inter. Dal Milan almeno non mi sono mai aspettato troppo. Ma dall’Inter sì, c’erano basi, c’era un impegno che è scomparso, c’erano idee di calcio. Sono rimaste 13 sconfitte, quanto la Juve in tre anni. Che errori vede chi vive l’Inter? E perché? Anche il Milan è sulla stessa strada: nessuno lo racconta, lo spiega. C’è troppo poca squadra per ricominciare semplicemente, sembrano un po’ le idee del vecchio Berlusconi, il Milan dei costi zero o il Milan dei giovani italiani. Che mascheravano le necessità economiche. Dietro gli slogan a entrambe le squadre, manca l’anima. Chi la deve dare? E soprattutto, si trova sul mercato?".

Sezione: News / Data: Lun 08 maggio 2017 alle 10:28 / Fonte: Corriere della Sera
Autore: Alessandro Cavasinni / Twitter: @Alex_Cavasinni
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