Il tema delle plusvalenze resta particolarmente "caldo", sulle colonne di Tuttosport. Il quotidiano ha intervistato Lorenzo Pozza, professore di Accounting e Principi Contabili Internazionali all’Università Bocconi di Milano, in passato consulente tecnico per la Juventus. "E' normale che una società sportiva, come qualsiasi altra società, si ponga l’obiettivo di cedere i propri elementi patrimoniali a prezzi superiori rispetto a quelli a cui li ha acquistati, generando un profitto - afferma - Non esistono modelli valutativi codificati di generale accettazione per la valutazione di un calciatore. Esiste tuttavia un mercato nell’ambito del quale si formano i prezzi e questi, fino prova contraria, sono la corretta misura del valore del giocatore. Non vi è dubbio che nell’acquisto di un giocatore molto giovane vi è una componente di scommessa rilevante. È un po’ come investire in start-up, alcune non sbocciano, ma quelle di successo sono in grado di ripagare anche gli investimenti fallimentari, che fanno parte del gioco e devono essere accettati".

Nel corso dell'intervista, quella che dovrebbe essere una difesa del comportamento dei bianconeri rischia però di essere letta in due modi. "Non credo - afferma infatti Pozza - che una gestione minimamente competente e responsabile possa pensare di fare i bilanci con plusvalenze fittizie. Infatti, le plusvalenze originate dal solo scambio di calciatori non generano flussi di cassa ma modificano il reddito e il patrimonio solo nel breve termine. Nel medio termine infatti eventuali plusvalenze gonfiate generano maggiori costi e future minusvalenze. L’apparente beneficio di oggi si riflette in un equivalente maleficio domani. Nuova regolamentazione? Certamente regole definite da chi si occupa dei principi contabili potrebbero fare chiarezza nel mondo dei bilanci delle società di calcio".

Sezione: News / Data: Lun 13 marzo 2023 alle 13:33
Autore: Redazione FcInterNews.it / Twitter: @Fcinternewsit
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