Mancini sul futuro all'Inter: attese e... rivendicazioni

L'ultima conferenza stampa stagionale di Roberto Mancini è stata l'occasione per lasciarsi andare ad un'ampia digressione su quello che può essere il proprio futuro alla guida dell'Inter. La sensazione offerta è quella di una sostanziale certezza nel rimanere al proprio posto anche la prossima stagione, pur non chiudendo assolutamente le porte ad eventuali soluzioni alternative, come da lui spiegato anche in maniera esplicita: "Se tutti saranno contenti resterò qui, altrimenti me ne andrei. Se qualcuno non è contento posso strappare il contratto. Un rinnovo? La società può fare ciò che vuole, avere un anno di contratto per me non è un problema. Per le garanzie devo parlare con Erick Thohir e capire cosa potremo fare, essendo magari anche obbligati a fare certe cose", spiega in conferenza stampa con un riferimento nemmeno troppo velato ai possibili scogli da affrontare sul mercato estivo. 

Contemporaneamente, però, Mancini ci tiene a rivendicare i risultati ottenuti in questa stagione specie in rapporto alla situazione che ha dovuto affrontare: "Non è facile, allo stato attuale delle cose, raggiungere certi risultati. Questo tutti dovrebbero ricordarselo. Diversi giocatori sono migliorati, come Geoffrey Kondogbia e Ivan Perisic che a inizio stagione erano criticati e poi hanno fatto un salto di qualità enorme. L'Inter a inizio anno era dietro a tante squadre, quindi non abbiamo fatto così tanto male. Poi, se il club non fosse contento potremmo rivedere il futuro e capire la situazione. Non tutti hanno capito la difficoltà del periodo. Non mi piace sentire certe cose, come il fatto di aver cambiato tanti giocatori con il solo quarto posto conquistato. Mi spiace perché mi sembra che si debba sempre vincere il campionato. Impossibile essere felici con le sconfitte, ma è fondamentale essere chiari su quelli che possono essere gli obiettivi. In base a quello che si ha a disposizione si fanno le valutazioni per i traguardi da raggiungere".