Dopo la bella prestazione fornita dai nerazzurri in semifinale con il Seongnam è arrivata un'altra meritata vittoria per 3-0 contro i il Mazembe, che ha consentito alla squadra di chiudere il 2010 con la conquista del quinto trofeo. Secondo La Gazzetta della Sport, per sconfiggere i congolesi è bastata un'Inter da 7 in pagella: schierata inizialmente con il 4-4-2 e passata dopo l'entrata di Stankovic al 4-2-3-1, "ha il merito di ottenere il massimo con il minimo". Merito del successo va riconosciuto anche al tecnico Rafa Benitez, 6,5, che ha l'intuizione di avanzare Pandev accanto a un Milito non al massimo, ma gli viene negato mezzo voto in più per l'"incomprensibile rinuncia iniziale a un trascinatore come Stankovic". Anche i giocatori mandati in campo dallo spagnolo vengono tutti promossi dalla Rosea: il migliore è senza dubbio Samuel Eto'o, 7,5, "misto di umiltà, altruismo e concretezza", capace di giocare prima sulla sinistra e poi in mezzo al reparto offensivo dopo l'uscita di Milito. Fornisce l'assist per il primo gol e firma il secondo, "simbolo dell'Inter che conclude un 2010 indimenticabile". Stesso voto anche per Goran Pandev, che chiude da protagonista la sua prima annata in nerazzurro. 7 per Biabany e Stankovic: il francese viene mandato in rete dal compagno per la terza rete che suggella il match; idem Julio Cesar, più sicuro rispetto alla gara contro i coreani e autore di due uscite e due ottime parate, e capitan Zanetti, definito "un mostro". Cambiasso è da 6,5 ("non fa passare nessuno in mezzo al campo"), così come Ivan Cordoba, "bravissimo negli anticipi e in acrobazia". Sufficienze infine per Maicon, Lucio, "presenza sempre importante" nonostante "qualche intervento stranamente a vuoto", Chivu, Thiago Motta e Milito (i due gol sbagliati dall'argentino sono dovuti alla "ruggine della lunga sosta").

Sezione: News / Data: Dom 19 dicembre 2010 alle 15:09 / Fonte: La Gazzetta dello Sport
Autore: Daniele Alfieri
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