Ospite di SkySport, Beppe Severgnini analizza le rose delle squadre di Serie A focalizzandosi anche sulla sua Inter, reduce dal successo in rimonta contro la Fiorentina: “Pazza Inter? Una grande squadra deve essere imprevedibile, ma non può essere inaffidabile. La pazzia è un modo simpatico per parlare di inaffidabilità, ma la verità è che una squadra deve essere affidabile. L’Inter ha imparato ad esserlo l’anno scorso, deve continuare ad esserlo anche quest’anno. I giocatori hanno bisogno di una figura paterna, l’allenatore è il papà di questi giocatori: se questo va fuori di testa e sclera perché pareggia o perde una partita, è difficile tirare i figlioli su dritti”.

Su Fiorentina-Inter e i tanti gol incassati dai nerazzurri: 
“Quando ho visto Bastoni in mezzo, Kolarov in un ruolo non suo, con Godin ceduto e Skriniar in panchina, non era così imprevedibile quello che è successo. La fragilità era scritta prima, lo dico da tifoso. Ma l’Inter quando si è trovata spalle al muro ha dato il meglio, tirando fuori quello che non sapeva di avere più quello che sapeva di avere. Conte è stato bravo, spero non si lamenti ancora: la panchina ha cambiato la partita”.

Quale rosa è più forte tra Juventus e Inter?
“Secondo me la Juve è più forte in difesa. Anche perché Skriniar sembra vicino ad essere ceduto e non per due bruscolini, bisogna tener conto anche di questo e non è poco. A centrocampo è attrezzata meglio, anche se di poco, l’Inter. Barella e Sensi sono fortissimi, Hakimi gioca nella squadra nuova come giocava nella vecchia: è come se avesse una cilindrata superiore. Poi hai tanti muscoli in mezzo con Vidal e altri. In attacco lo stesso, è più forte l’Inter. La Juve ha un grande giocatore che non è più un ragazzo, come Cristiano Ronaldo. Poi Dybala è fortissimo e Morata forse non era la prima scelta della Juve, anche se diranno di sì. Lautaro secondo me è il più grande acquisto dell’Inter, è spettacolare. Quando il presidente (Steven Zhang, ndr) mi ha chiesto un giocatore per cui stravedo, io ho risposo proprio Lautaro: uno da non cedere mai”. 

Sulle vecchie lamentele di Antonio Conte:
“Sono tra i tifosi interisti che non fanno i ragazzini. È stato una colonna della Juventus, ma non è importante, sono professionisti. È stato accolto come merita, lui è una forma artistica. Un pochino in più di calma sarebbe il meglio, per lui e per i giocatori” chiosa il celebre giornalista, scrittore e storico tifoso nerazzurro. 

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Sezione: News / Data: Lun 28 settembre 2020 alle 16:38
Autore: Stefano Bertocchi / Twitter: @stebertz8
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